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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2010 alle ore 16:57.
I governi della Ue hanno raggiunto un accordo sui criteri chiave per effettuare gli stress test su 91 banche dell'Unione, i cui risultati saranno pubblicati il 23 luglio prossimo, a mercati chiusi. Lo hanno riferito diverse fonti vicine al dossier. Da qui a venerdì prossimo l'attenzione sarà catalizzata da questa operazione di trasparenza su 91 banche europee. In particolare, restano ancora da chiarire alcuni dettagli sulle modalità di comunicazione dei risultati. Ne discuteranno in teleconferenza il 22 luglio i direttori generali dei ministeri dell'economia.
Il grado di resistenza delle banche al peggioramento dello scenario macroeconomico e della situazione delle finanze pubbliche sarà valutato attraverso due parametri principali: l'impatto sul Tier 1 e l'esposizione sul debito sovrano. Per il Tier 1 l'assunto di base è che, nello scenario peggiore, occorrerà avere un coefficiente patrimoniale (rapporto Tier 1- attività ponderate per il rischio) superiore al 6%. Quanto al debito sovrano, servirà a valutare l'esposizione di ciascuna banca, anche quelle di dimensione regionale, sui titoli pubblici dei paesi considerati più a rischio.
Dopo il coordinamento sui con cui il test avrebbe dovuto svolgersi, si vanno definendo i dettagli sulla comunicazione dei risultati al mercato e all'opinione pubblica. Lo sforzo è di individuare modalità coordinate e condivise per non creare disallineamenti nei diversi paesi. La diffusione dell'esito del test dovrebbe articolarsi in tre momenti: le 91 banche sottoposte al test pubblicheranno i propri risultati; il Comitato dei supervisori bancari europei (Cebs) darà una visione d'insieme; le banche centrali nazionali daranno la lettura paese per paese. Tempi e dettagli sono comunque ancora in via di definizione. L'a certezza per ora è che l'enorme massa di dati verrà diffusa a borse chiuse. (G. Chiellino)