Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2010 alle ore 15:47.
La Consob sta verificando la documentazione fornita dalle autorità libiche sulla quota in UniCredit. Il Sole 24 Ore ha scritto che la Libian investment Authority ha acquisito sul mercato un altro 0,5% di Unicredit portando la sua partecipazione al 2,59%. Un altro 4,6% fa invece capo alla Banca centrale libica. Complessivamente si tratta di oltre il 7,2%, ma secondo quanto riporta il quotidiano, Tripoli ha ribadito l'indipendenza del fondo sovrano Lia dalla Banca centrale libica.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervistato da Affaritaliani.it, ha definito il recente acquisto dei libici in UniCredit «una scalata bella e buona». «Noi vorremmo capire bene se questo è semplicemente un investimento o una scalata. Perchè voglio ricordare che non è che noi vogliamo fare ingressi a gamba tesa nel libero mercato, ma UniCredit è figlia dei territori, di fondazioni che sono rette dagli enti pubblici. E - sottolinea ancora Zaia - noi ci permettiamo di intervenire perchè siamo lì con i nostri rappresentanti: gli amministratori li nominiamo noi».
Nel giorno della riunione del consiglio generale della fondazione Cariverona, chiamato al rinnovo di 25 dei 32 componenti che eleggeranno poi il consiglio di amministrazione e il presidente, è stata resa nota una limatura nella partecipazione del socio veronese in Unicredit, sceso dello 0,25% dal 4,98% al 4,63% in operazioni definite di «puro trading». «Non so nulla della genesi di questa dismissione - dice il presidente del Veneto - ma sicuramente rientra nei movimenti fisiologici di un azionista. Al momento non mi sento di abbinare la cessione dello 0,25% con l'acquisto dei libici».