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Finanza e Mercati In primo piano

Il Pil dell'Irlanda torna negativo. Timori per il debito. Le Borse europee chiudono in ribasso

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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 19:20.

Wall Street sull'ottovolante: dopo un avvio in calo, è passta in territorio positivo. Il motivo? Il superindice e le vendite delle case sopra le attese. Così il Dow Jones guadagna lo 0,2% e l'S&P500 lo 0,16 per cento. Le Borse europee, dal canto loro, hanno chiuso in calo, penalizzate da un duplice evento. Il primo, il più importante, sono i timori cha arrivano dall'Irlanda. Il paese anglosassone, a sorpresa, nel secondo trimestre dell'anno ha fatto segnare un calo del Pil dell'1,2%; il dato é una brutta sorpresa per l'economia, visto che molti economisti si aspettavano un rialzo. Anche per questo motivo, i credit-default swap sul debito sono balzati di 31 punti segnando un record di 495,5 punti mentre lo 'spread' fra il rendimento dei titoli decennali irlandesi e i bund tedeschi è volato al massimo storico di 411 punti da 394 di ieri.

Il secondo è la discesa oltre le attese dell'indice Pmi in Europa. Così, Parigi ha perso lo 0,65% e Francoforte lo 0,38 per cento. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha perso lo 0,5%, il Ftse All Share lo 0,46 per cento. In controtendenza Unicredit (+0,44%), dopo il -6% segnato delle ultime due sedute, a cavallo delle dimissioni dell'ad Alessandro Profumo (mentre è avviato il tavolo per la successione ai vertici). Il presidente Dieter Rampl ha assicurato che il sostituto verrà nominato "rapidamente, ma con grande cura".

Indice Pmi in Europa. Il settore servizi é calato a 53,6 punti a settembre dai 55,9 di agosto, segnando la lettura più bassa da febbraio, e quello manifatturiero é scivolato a 53,6, minimo da gennaio.

I mercati continuano in una fase di debolezza in scia alle preoccupazione sulla tenuta dell'economia americana indicate dalla Federal Reserve e alle incertezze sulla politica economica degli Stati Uniti dopo l'uscita dalla Casa Bianca del consigliere economico Larry Summers. Notizie che hanno spinto, sul mercato valutario, gli investitori ad alleggerire le posizioni sul dollaro. L'euro ha rosicchiato qualche altro punto al biglietto verde passando a quota 1,3402 dollari, sui massimi degli ultimi cinque mesi. Mentre l'oro è quotato 1.293,52 dollari l'oncia sui mercati asiatici, poco sotto il record segnato ieri a 1.296,30 dollari.

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Tensione per l'Irlanda. Permangono, inoltre, i timori sulla situazione finanziaria dell'Irlanda, fattore che aumenta la pressione sulle banche. Il ministro delle finanze francese, Christine Lagarde, ha dichiarato che le banche attive in Francia dal prossimo anno saranno soggette a tasse, in modo da spingere gli istituti ad assumere meno rischi: nel 2011 le imposte aumenteranno il budget dello Stato di 504 milioni e nel 2013 di 810 milioni. La flessione dei titoli delle banche penalizza il listino francese, che cede l'1,24%, con Bnp a -2,8%, Societe Generale a -2,7% e Credit Agricole -2,45 per cento.

A Piazza Affari realizzi su Mediolanum (-2,6%) e Mediobanca (-1,2%), sostenute alla vigilia dalle speculazioni su una possibile fusione tra Mediobanca, Generali e Mediolanum.

Asia. Non sono arrivate, invece, indicazioni dalle Borse asiatiche, con le piazze di Tokyo, Hong Kong e Shanghai chiuse per festività.

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