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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2010 alle ore 16:39.
I ministri dell'Economia dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo all'unanimità sulle nuove regole per il settore dei fondi d'investimento speculativi. È quanto ha annunciato il ministro dell'Economia belga, Didier Reynders, al termine del Consiglio.
Le nuove regole per i fondi speculativi comprendono anche un «passaporto» europeo per i fondi dei paesi terzi. Tali fondi «dovranno meritare il passaporto, che sarà dato solo dopo aver ricevuto le necessarie garanzie sulla gestione del rischio», ha spiegato il commissario al Mercato Interno, Michel Barnier, che ha precisato di voler «rassicurare gli Usa, preoccupati dalle nostre nuove regole». A marzo scorso gli Stati Uniti avevano accusato di «protezionismo» la Ue che stava discutendo le nuove regole sui fondi. Anche se poi in settembre la Sec aveva sanzionato duramente le manipolazioni del mercato.
«Abbiamo detto sì a nuove regole per un settore che finora non ne aveva, è importante che anche hedge fund e private equity abbiano norme da rispettare, perché fino ad oggi non sono vincolati, come invece succede agli altri fondi», ha detto Reynders. L'accordo sulla direttiva che introdurrà le nuove norme - ha precisato il ministro - è stato trovato «all'unanimità». Oggi sono infatti cadute le riserve della Gran Bretagna, sede dell'80% dei fondi speculativi che agiscono nella Ue. La direttiva dovrà passare ora al vaglio del Parlamento europeo.
«Credo sia una tappa molto importante» ha spiegato Barnier, precisando che «per la prima volta i fondi speculativi saranno oggetto di regolamentazione». Si tratta, ha aggiunto il commissario europeo «di una cornice robusta per rafforzare la trasparenza. È stata prevista una forma di passaporto ma - ha precisato - se lo dovranno meritare».