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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2010 alle ore 19:53.
Bank of America, la più grande banca americana, da metà aprile ha quasi dimezzato la capitalizzazione di Borsa (-41%). Anche oggi, all'indomani dei conti del terzo trimestre che hanno evidenziato una perdita di 7,3 miliardi di dollari, cede il 4 per cento. Bank of America non è l'unica big bank degli Stati Uniti ad arrancare. Negli ultimi cinque mesi anche Jp Morgan (-21%) e Citigroup (-17%) hanno subito una spallata borsistica non da poco. Cosa sta succedendo?
Dietro questi ribassi si nasconde lo spettro di un secondo capitolo della saga subprime. Spettro che si aggiunge alla mina vagante dei "mutui fantasma" e alla sospensione dei pignoramenti a causa dei Robo-signers, fuzionari che avrebbero dato l'ok a pignoramenti senza alcun controllo.
E questa volta è la Federal Reserve in prima persona, lo stesso istituto che ha salvato le banche dal collasso nell'ultimo biennio, a passare al contrattacco. È infatti delle ultime ore la notizia che la Federal Reserve di New York, in compagnia di alcune case di investimento, fra cui Pimco e Blackrock, ha avviato una sorta di crociata contro Bank of America. L'accusa? Durante il collocamento di bond agli investitori non avrebbe correttamente informato gli stessi dei derivati agganciati ai mutui subprime. Nel complesso la Federal Reserve di New York e le case di investimento interessate stanno pressando Bank of America affinché riacquisti una buona parte dei 47 miliardi di derivati collocati tra il 2005 e il 2007, che nella maggior parte sono stati impacchettati dall'istituto Contrywide Financial, acquisito da Bank of America nel 2008.
Bank of America, come detto, non è l'unico istituto a dover fronteggiare questo genere di attacchi e azioni legali. La scorsa settimana Jp Morgan ha comunicato di aver accantonato 1,3 miliardi di dollari per coprire costi legali, di cui una parte è legata alla copertura di eventuali costi all'eventuale riacquisto di derivati collocati e che ha messo a budget spese per il riacquisto di mutui per circa 1 miliardo di dollari l'anno. Bank of America ha comunicato che sta effettuando riacquisti per circa mezzo miliardo di dollari a trimestre. Operazioni che hanno contribuito al rosso del terzo trimestre per 7,3 miliardi di dollari (compresa la svalutazione da 10,4 miliardi dollari della divisione carte di credito).