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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2010 alle ore 07:47.
Giorgetti: gran parte del maxiemendamento potrebbe essere dichiarata inammissibile
Salta la proroga della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. Per i Verdi a rischio molti posti nella green economy
ROMA - Vale circa 5,5 miliardi di euro il pacchetto sviluppo contenuto nel maxiemendamento alla legge di stabilità all'esame della commissione bilancio della Camera. Rispetto ai 7 miliardi di esigenze inizialmente previste. Non sale sul treno della "stabilità" il bonus del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, mentre per le altre somme il governo ha cercato di contenere la spesa lavorando sulla durata delle misure concesse magari per una sola parte del prossimo anno: come il 5 per mille o l'abolizione del ticket sanitario per le visite specialistiche e diagnostiche (347,5 milioni per i primi 5 mesi del 2011).
Le coperture per il provvedimento arriveranno: dall'asta sulle frequenze per le telecomunicazioni (2,4 miliardi). Nel caso di importi inferiori la differenza sarà coperta con un nuovo taglio alle spese rimodulabili dei ministeri. Dai giochi con la lotta all'evasione e maggiori sanzioni per chi evade le imposte sui giochi. Prevista anche un'imposta sostitutiva delle imposte ipotecarie e catastali dovute sui leasing immobiliari in essere al 31 dicembre 2010. L'imposta sarà dovuta in unica soluzione entro il 31 marzo 2011.
Nuovo giro di vite nella lotta all'evasione e allo stesso tempo far pace con il fisco costerà di più. Tutte le riduzioni oggi previste, come quella di un quarto del minimo per gli accertamenti con adesione o l'acquiescenza, dal 1° gennaio 2011 passeranno a un terzo. Sarà meno conveniente anche ricorrere al ravvedimento operoso per chi paga o presenta in ritardo le dichiarazioni dei redditi. Dal "fondo Letta" arriveranno 1,7 miliardi, mentre il resto sarà affidato ad ulteriori riduzioni di spesa.
Confermato il miliardo da destinare agli atenei nel 2011, di cui 800 milioni per il finanziamento del fondo ordinario e la copertura del piano per i ricercatori e altri 100 per la concessione dei prestiti d'onore e l'erogazione di borse di studio. Arriva, poi, un voucher fiscale come credito d'imposta per le imprese che affidano attività di ricerca e sviluppo a università o enti pubblici di ricerca (si veda il servizio in pagina). Sempre in tema di ricerca, in particolare quella aerospaziale, viene rifinanziata la legge a sostegno delle aziende aeronautiche.