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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2010 alle ore 13:33.
Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,20% a 11.203,10 punti, il Nasdaq avanza dello 0,15% a 2.518,12 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,25% a 1.199,66 punti.
Seduta contrastata per le Borse europee, nella giornata in cui la Cina ha annunciato una nuova stretta sulle riserve obbligatorie delle banche per frenare l'inflazione. Parigi ha lasciato sul terreno lo 0,2%, Francoforte ha guadagnato lo 0,17% mentre Londra ha perso lo 0,7 per cento. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello 0,5% mentre il Ftse all share ha ceduto lo 0,38 per cento.
A Milano, le contrattazioni sono state appesantite dalle vendite sui bancari. Ha guidato i ribassi Banco Popolare (-3,12%). Giù Intesa Sanpaolo (-1,89%) e UniCredit (-1,7%) e Mediobanca (-1,5%). Segni negativi anche per Pop Mi (-2%) e Banca Mps (-1,88%). Deboli anche gli energetici con A2a (-0,27%), Enel (-0,4%), mentre Eni ha chiuso in leggero calo (-0,12%). Giù Tenaris (-0,6%). In rialzo Fiat (+0,2%) ; più debole Exor (-0,05%) dopo i rialzi dei giorni scorsi. Bene Geox (+1,65%) che ha recuperato dopo i ribassi di inizio settimana.
I listini europei hanno scontato il clima di tensione sull'Irlanda, i cui titoli di stato decennali hanno un rendimento dell'8,28%, mentre Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale sono al lavoro per sciogliere il nodo del debito pubblico. Sul tavolo della discussione anche l'imposta sulle società che a Dublino è del 12,5%. Nel nuovo programma di consolidamento di bilancio che dovra' essere definito in questi giorni, in sostanza, dovrà far parte l'impegno ad aumentare le entrate. Come dire: la tassazioen dovrà esere aumentata.
Tornando la mercato, le vendite in Europa hanno colpito soprattutto le banche e le materie prime. A parte Bank of Ireland (+6,51%), in vista della nuova liquidità in arrivo, hanno ceduto un pò tutti i bancari, da Standard Chartered al Bbva; da Santander a Natixis.
L'euro rallenta un po'
Sul fronte valutario da rilevare che sì è raffreddata la rimonta dell'euro sul dollaro. Dopo aver toccato in mattinata quota 1,37 la divisa continentale ha ritracciato verso quota 1,366 dollari.