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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 15:47.
Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, ha rivolto un appello alla Ue perchè concordi con lo stesso Fmi un prolungamento dei termini per il rimborso del prestito da 110 miliardi di dollari ottenuto lo scorso maggio dalla Grecia. Strauss-Kahn ha parlato ad Atene in occasione di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro greco Georges Papandreou
Le residetnze della Germania
Strauss-Kahn si è detto soddisfatto che «un numero sempre crescente di persone» condividano questo orientamento (di prolungare i tempi del rimborso) anche in seno alla Ue sebbene al momento resti difficile superare la resistenza della Germania. La Grecia spera di ridefinire i termini del suo prestito sull'orma di quanto si sta decidendo per l'Irlanda e nello specifico le discussioni vertono su un prolungamento della data prevista per il rimborso dal 2015 al 2024.
«Il Pil greco tornerà a crescere nel 2012»
Nel suo intervento, Strauss-Kahn si è inoltre detto fiducioso che il Pil greco possa tornare alla crescita positiva nel 2012 dopo tre anni consecutivi di recessione. «Francamente io sono fiducioso - ha detto - e penso che il 2012 sarà il primo anno con una crescita positiva». Il direttore del Fondo ha invitato «tutte le forze politiche» a partecipare agli sforzi e sostenere il governo socialista greco, artefice delle riforme e delle misure di austerity. Strauss-Kahn infine ha apprezzato gli sforzi realizzati dalla Grecia nel corso dell'ultimo anno per risanare l'economia e per ridurre il deficit pubblico pur ricordando che «rimane ancora molto da fare».
Ok dell'Ecofin agli aiuti aDublino
L'Ecofin ha dato il via libera al piano di aiuti all'Irlanda per 85 miliardi, comprensivo dell'apporto del Fondo monetario internazionale. Lo hanno indicato fonti Ue. La decisione permetterà formalmente di attivare la «facility» (Efsf) che emetterà obbligazioni in euro per raccogliere i fondi per i prestiti all'Irlanda, secondo paese dopo la Grecia a chiedere l'intervento europeo.
Come funzionano gli aiuti all'Irlanda
In maggio la Grecia aveva ottenuto prestiti fino a 110 miliardi di euro che però non sono stati «pescati» dal fondo Efsf. Degli 85 miliardi di euro 35 serviranno per le banche, il resto per coprire le necessità del bilancio. Saranno forniti dall'Efsf 22,5 miliardi, altrettanti dallo strumento di prestito della Ue (garantito dal bilancio) e dal Fondo monetario internazionale. Anche Regno Unito, Svezia e Danimarca, che non fanno parte dell'Eurozona, parteciperanno alle garanzie governative.