Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2010 alle ore 12:40.
I debiti dei paesi periferici europei tornano a far paura. In giornata l'agenzia di rating Fitch ha tagliato il rating sul debito dell'Irlanda di tre "gradini" a BBB+ da A+ con outlook stabile (dopo il precedente taglio annunciato a ottobre e da Moody's a luglio). Mentre il Pil della Grecia relativo al terzo trimestre è calato più del previsto (-1,3% anziché - 1,1%). Pesante anche il dato su base annua (-4,6% rispetto alla precedente stima a -4,5%). In reazione a queste notizie negative l'euro è scivolato sotto quota 1,32 dopo un'apertura in rialzo.
Proprio da Atene, è intervenuto il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn spiegando che «la crisi non mette in dubbio l'avvenire dell'Unione europea». Attualmente - ha spiegato - si può avere l'impressione che il progetto europeo sia dominato dall'economia. «E alcuni osservatori tendono a pensare che attualmente l'economia metta a repentaglio l'avventura europea. Sono d'accordo, per ora, sul fatto che vanno compiuti dei cambiamenti fondamentali. Ma non sono per nulla d'accordo con la tesi che vorrebbe che la situazione attuale mette inevitabilmente a repentaglio l'Europa». Lo stesso si è detto favorevole a un'estensione «del termine del rimborso del prestito» da 110 miliardi di euro in tre anni concesso alla Grecia dall' Unione europea e dal Fondo Monetario Internazionale.
Il taglio di rating all'Irlanda
La decisione di Fitch di tagliare il giudizio sulla solvibilità del debito dell'Irlanda è dovuta agli ulteriori costi che Dublino deve sostenere per ristrutturare il sistema finanziario del Paese, a prospettive di crescita molto deboli, ad una più forte incertezza per il futuro e all'impossibilità del governo di accedere ai mercati a costi sostenibili per finanziarsi, spiega Fitch nella nota, sottolinenando che tutto questo porta il governo ad avere margini di manovra molto limitati in campo fiscale. Lo scorso ottobre Fitch aveva ribassato la nota di debito sovrano a lungo termine dell'Irlanda a A+ da Aa-.
Pil del Portogallo meglio delle attese
Dai paesi periferici arriva però, dal Portogallo, una nota positiva.Il prodotto interno lordo portoghese é cresciuto dello 0,3% su base trimestrale e dell'1,4% su base annua. Lo rende noto l'Ine, l'istituto di statistica portoghese. La crescita economica é accelerata dal secondo trimestre e le esportazioni sono cresciute più delle importazioni. Nel precedente periodo la crescita era stata dello 0,2% trimestrale e dell'1,4% annua. Il dato odierno é inferiore però alla stima flash del 12 novembre che puntava su una crescita del Pil dello 0,4% trimestrale e dell'1,5% annuale.