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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2010 alle ore 15:02.
Il presidente della fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi, si dice tranquillo sugli sviluppi che potrebbe avere per UniCredit la nuova richiesta di risarcimento alle banche per 19 miliardi di euro relativa al crack Madoff. Al riguardo, Puglisi ha detto di non essere preoccupato. «A me - ha affermato in relazione alle notizie su UniCredit - preoccupa il continuo insistere sul male e il peggio. Io non so cosa ci sia dietro, questo lo sanno gli amministratori».
La questione è conseguenza del fatto che il curatore della liquidazione della società dell'ex presidente del Nasdaq, condannato a 150 anni di carcere per la «truffa del secolo», ha citato in giudizio anche Bank Austria, UniCredit, Pioneer Global Asset Management, l'ex amministratore delegato di Piazza Cordusio, Alessandro Profumo, e l'ex vice-presidente, Gianfranco Gutty. Nella ricostruzione dell'accusa, UniCredit avrebbe avuto un ruolo nella vicenda Madoff «almeno dal 2000 attraverso la controllata Pioneer». La stessa Kohn avrebbe poi favorito l'acquisizione di Bank Austria da parte di UniCredit, avvenuta nel 2005. Piazza Cordusio avrebbe inoltre partecipato in una fase successiva allo schema illegale nonostante i dubbi manifestati sulla Bernard Madoff Securities: il fondo Primeo di Bank Austria avrebbe liquidato le posizioni nella società, ma vi avrebbe poi investito in modo indiretto tramite Herald e altri fondi feeder legati a Bank Medici.
Un'accusa rigettata dalla società: «I nostri legali - è stata la nota del gruppo- stanno riesaminando la questione che verrà gestita attraverso le ordinarie procedure legali. È nostra intenzione portare avanti la nostra difesa in modo determinato». In linea quindi con la reazione delle altre banche che hanno generalmente bollato come «senza merito e completamente false» le accuse.
«Ieri - ha ripreso Puglisi - leggevo sui giornali una storiella che riguarda la Bank Austria, dico però: credo che tutto questo debba essere lasciato alla valutazione dei contenziosi e degli amministratori, con serenità. Io ribadisco la mia fiducia in chi ha gestito la banca anche nel passato, di cui conosco la serietà, la correttezza, quindi sono tranquillo per questo».