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Finanza e Mercati Azioni

Marchionne a Detroit: Fiat salita al 25% in Chrysler. L'Alfa Romeo tornerà negli Stati Uniti nel 2012

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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2011 alle ore 15:06.

Dopo le prime indiscrezioni lanciate da Bloomberg, è arrivata la conferma ufficiale. La Fiat è salita dal 20 al 25% della Chrysler. La notizia è stata data dall'Amministratore delegato Sergio Marchionne in un incontro con i giornalisti italiani a Detroit.

Ricevute le autorizzazioneper la produzione del Motore Fire
Dopo l'annuncio, il Lingotto ha confermato in una nota l'aumento della quota «in seguito al verificarsi del primo dei Performance Events». Come descritto nell'accordo operativo del 10 giugno 2009, Chrysler Group ha emesso una lettera d'impegno irrevocabile nei confronti del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti con la quale la società dichiara di aver ricevuto le necessarie autorizzazioni regolamentari e che inizierà la produzione commerciale del motore Fire (Fully Integrated Robotized Engine) nel suo stabilimento di Dundee (Michigan, USA).

Le quote degli azionisti di Chrysler
Di conseguenza, la quota di partecipazione di Fiat é automaticamente aumentata. Attualmente, le quote di partecipazione in Chrysler Group sono: Uaw Veba 63,5%; Fiat 25,0%; Tesoro Usa 9,2%; Governo Canadese 2,3%.

La prima applicazione sul mercato nord americano del motore 1.4 Fire con tecnologia MultiAir sarà sulla nuova Fiat 500, si legge nel comunicato, la cui distribuzione da parte di Chrysler Group inizierà a breve attraverso i nuovi concessionari. Fiat potrà ulteriormente aumentare la propria quota in Chrysler sino al 35%, in tranche del 5%, attraverso il raggiungimento di due ulteriori Performance Events. Il primo evento si riferisce all'aumento dei ricavi e delle vendite al di fuori dell'area Nafta. Il secondo riguarda la produzione commerciale negli Stati Uniti di una autovettura basata su una piattaforma Fiat con prestazioni di almeno 40 miglia per gallone.

L'Alfa Romeo
Sul marchio Alfa Romeo, il top manager italo-canadese ha affermato che «ritornerà negli Stati Uniti probabilmente nel 2012». «Il modello più idoneo potrebbe essere" la nuova prossima Giulia. L'obiettivo é portare tutta la gamma negli Usa».

Su Mirafiori: speriamo prevalga il buon senso
Rispetto al tema di Mirafiori, il ceo con il pullover ha detto di: « Essere fiducioso che l'aspetto razionale vada avant; per l'azienda, per lo stabilimento e per i dipendenti di Mirafiori». «Con il 51% di voti favorevoli - ha aggiunto il manager italo canadese- si chiude il discorso. L'investimento si fa». Il presidente John Elkann ha aggiunto : «Speriamo che il buon senso prevalga».



Subito reazione in Borsa ai rumor da parte dei titoli del LIngotto: Fiat strappa in rialzo dell'1,9 per cento. Prosegue in calo, invece, Fiat Industrial che cede lo 0,73 per cento.

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