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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 19:45.
Le Borse europee hanno chiuso la seduta in ribasso sulla scia del dato sul Pil americano inferiore alle attese degli analisti, del calo della fiducia dei consumatori e di alcune trimestrali deludenti. Il CAC 40 di Parigi e il DAX 30 di Francoforte hanno archiviato la seduta in calo dell'1,32% e dello 0,70% rispettivamente. Negativo anche il FT-SE 100 di Londra che ha ceduto l'1,33 per cento. A Piazza Affari gli indici FTSE MIB e FTSE IT All Share hanno chiuso con un ribasso dell'1,28% e dell'1,04% rispettivamente.
Indici in netto calo a Wall Street
Pessimo venerdì anche alla Borsa di New York. Gli investitori sono preoccupati anche dall'intensificarsi della crisi in Egitto, temendo un effetto domino in tutti i paesi arabi. Al termine il Dow Jones è arretrato dell'1,4%, sotto quota 11900 punti, il Nasdaq ha lasciato sul parterre il 2,5% e lo S&P500 ha ceduto l'1,8 per cento. A trarre vantaggio dalla situazione tumultuosa in Nord Africa sono stati oro e petrolio, ma anche il dollaro, che ha guadagnato lo 0,91% sull'euro a 1,36 e lo 0,38% sulla sterlina britannica, a 1,58. La valuta statunitense ha perso però lo 0,83% nei confronti dello yen giapponese a 82,14 e lo 0,38% nei confronti del franco svizzero, a 0,94. L'oro ha chiuso in rialzo di 18,70 dollari, l1,42%, a 1.337,10 dollari l'oncia, mentre il petrolio ha gudagnato nella giornata di oggi 3,63 dollari, il 4,24%, a 89,27 dollari al barile.
Deludono le trimestrali di Ford e Microsoft
Pesano sull'andamento delle contrattazioni le trimestrali di Microsoft che ha registrato una lieve flessione degli utili (il titolo perde quasi il 3% alla chiusura delle Borse europee) e Ford, il cui quarto trimestre ha deluso le attese del mercato (le azioni registrano un vero e proprio tonfo: -10 per cento).
Tokyo chiude in netto calo. Pesano declassamento e deflazione
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Nel quarto trimestre 2010 l'economia Usa cresce del 3,2%
Il Pil americano è cresciuto del 3,2% nel quarto trimestre, in accelerazione rispetto al +2,6% del terzo trimestre e all'1,7% del secondo. Il dato è tuttavia lievemente sotto le attese degli analisti che si attendevano un aumento del 3,5%. Con il rialzo del quarto trimestre e la crescita del 2,9% registrata per l'intero 2010, l'output totale degli Stati Uniti è salito ai livelli più alti dalla fine del 2007, quando la recessione ha avuto inizio.