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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 09:14.
Come scegliere la piattaforma telematica di investimento più adatta alle proprie esigenze? È una domanda che si pongono molti investitori retail, sia che si avvicinino per la prima volta al trading online sia che abbiano già qualche esperienza alle spalle.
Tra i fattori che concorrono alla scelta finale vi sono sicuramente le commissioni e gli spread applicati dai broker, che diventano tanto più importanti all'aumentare del numero di eseguiti quotidiani.
Non a caso molte società applicano sistemi di commissioni digressive: sull'azionario Italia, ad esempio, IwBank offre a scelta commissioni a scalare da 12,5 a 3 euro, mentre Directa prevede un profilo di pagamento con costi a diminuire da 8 a 1,5 euro nella stessa giornata. Fineco, invece, a partire dal primo febbraio ha introdotto una nuova fascia commissionale che permette ai clienti che generano più di 4.500 euro di commissioni trimestrali di ridurre la commissione massima per ordine eseguito da 9,95 euro a 6,95 euro. IGMarkets applica lo 0,1% sui titoli azionari negoziati in Italia, che diventa lo 0,05% se si opera intraday.Ma il prezzo non è l'unico fattore da tenere in considerazione. Anche l'affidabilità della piattaforma, l'ampiezza della gamma di prodotti offerti, i servizi di assistenza e formazione al cliente giocano il loro peso nella decisione finale.
«Per noi l'affidabilità e il livello di servizio rappresentano sempre le componenti primarie nella scelta della piattaforma per il trading – commenta Marco Marazia, direttore trading Webank –. Il pricing può essere variabile, e sebbene al crescere dell'operatività aumenti anche la sensibilità dei clienti a questo fattore, il vero valore aggiunto delle piattaforme sta nell'assistenza fornita al cliente, nella tempestività con la quale si riesce a soddisfare le sue esigenze e nella qualità delle prestazioni». Ma chi è alle prime armi come può giudicare la bontà di una piattaforma? Tramite le cosiddette "demo". Spiega Marazia: «Offriamo agli utenti la possibilità di utilizzare la piattaforma gratuitamente prima ancora di aver aperto un conto. Tutte le funzionalità sono inalterate rispetto all'utilizzo reale, salvo la possibilità di portare effettivamente a termine le operazioni. Le quotazioni sono in real time e l'ambiente operativo è identico a quello che adoperano i clienti finali».
Secondo Alessandro Prampolini, direttore generale di IwBank, «Chi si avvicina al trading online deve farlo in maniera consapevole e con approccio professionale. Questo non significa essere dei professionisti, ma saper bene quel che si fa e conoscere in maniera approfondita i mercati e gli strumenti con i quali si opera». È bene scegliere una piattaforma che sappia «affiancare l'utente nel suo percorso di apprendimento, garantendo l'accesso ai necessari strumenti educativi come corsi generici o tematici su azioni, obbligazioni, futures. È importante che siano previsti meccanismi di stop-loss per gestire le perdite, ma occorre anche un atteggiamento disciplinato da parte dell'investitore», conclude Prampolini.
Gabriele Vedani, managing director di FXCM Italia, osserva: «Per chi si avvicina al trading online, è importante che la piattaforma sia user friendly e che l'utente riesca a imparare in breve tempo come utilizzarla. Attenzione, perché la facilità d'uso non è incompatibile con la complessità e l'evoluzione degli strumenti a disposizione. L'importante è che il cliente non sia mai abbandonato a se stesso ma trovi sempre l'assistenza necessaria. Più difficile per il cliente non evoluto paragonare il costo delle piattaforme, perché le tipologie di commissioni e spread possono essere molto diverse tra loro».
Molte piattaforme, infine, offrono applicazioni pensate per gli utenti di iPhone, Blackberry e altri smartphone e tablet: la SaxoMobileTrader di Saxo Bank; IwLite di IwBank; l'"app" Fineco disponibile su Apple Store; Touch Trader e Pen Trader di Directa Sim; la piattaforma IGTrade di IGMarkets; SellaXtrading Mobile di Banca Sella fino a WeBank Mobile di Webank.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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