Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2012 alle ore 15:18.

My24

«L'Aia – ha dichiarato ieri il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera – è un pezzo importante per il futuro dell'azienda. Insieme è stato fatto un gran lavoro e il ministro Clini sta completando le procedure. Se l'Aia arriverà in fondo, tutti faranno la loro parte e l'azienda seguirà, avremo fatto tutti insieme il nostro dovere». L'Aia, ha aggiunto l'assessore all'ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, «non è una specie di pietra tombale ma uno strumento essere duttile soprattutto in relazione alle possibili valutazioni sanitarie dell'inquinamento». Più netto l'assessore provinciale Giampiero Mancarelli: «L'Aia consente una via d'uscita e le prescrizioni intervengono in modo netto sulle fonti inquinanti. Il tetto produttivo di 8 milioni è anche inferiore a quello che chiedevano Legambiente e Altamarea». Ma il mondo ambientalista è diviso. Legambiente evidenzia il «notevole passo avanti rispetto al passato» ma osserva che il limite degli 8 milioni è solo temporaneo, che non c'è il fermo immediato dell'altoforno 5 e che tre anni per coprire i parchi minerali sono troppi. Peacelink annuncia che andrà in Procura per denunciare le carenze della nuova Aia. E mentre gli ambientalisti incalzano, un'altra grana piove sull'Ilva che ha pagato un'ecotassa di 2,4 milioni di euro per una discarica di 83.500 metri quadrati sequestrata nel siderurgico dalla Finanza nel febbraio 2009 dove erano stoccate 60mila tonnellate tra rifiuti speciali e pericolosi. «L'Ilva ha aderito alla contestazione fiscale della Regione – annuncia l'assessore al Bilancio, Michele Pelillo –. L'accumulo scoperto durava da anni e aveva inquinato l'area attigua».

Arriveranno infine a metà della prossima settimana gli ultimi dati sull'impatto dell'inquinamento sulla popolazione, rende noto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che entro questo mese dovrebbe recarsi a Taranto. «C'è da lavorare sulla prevenzione primaria dei fattori di rischio – ha detto il ministro – attraverso la sorveglianza ambientale ed epidemiologica».
Un dramma, quello dell'Ilva, che ha fatto anche irruzione nell'Aula del Sinodo, in Vaticano. La Chiesa, hanno detto i presuli, è vicina a chi soffre, ai malati e a chi rischia di perdere il posto di lavoro.

COSA PREVEDE L'AIA

1. Altiforni
Da eseguire subito:
fermata altoforno 1: condensazione vapori loppa, depolverazione campo di colata, depolverazione stock-house. Altoforno 2: depolverazione stock-house. Altoforno 3: non in esercizio. Entro 30 giorni dall'Aia: definire piano di cessata attività. Altoforno 4: condensazione valori loppa. Fermata batterie 3-4 e 5-6: rifacimento refrattari e installazione Proven. Batterie 9-10: rifacimento refrattari a lotti, installazione Proven. Entro l'1 gennaio 2014: Fermata batteria 11. Entro l'1 luglio 2014: Fermata altoforno 5. Batteria 7-8 e 12

2. Acciaieria
Adozione aspirazione desolforazione ghisa in siviera (grosso secchio che trasporta il metallo fuso) dalle acciaierie 1 e 2 per aumentare l'efficienza del sistema di captazione e convogliamento. Entro il 26 novembre 2013: captazione fumi dal tetto dell'acciaieria 1 e realizzazione di un nuovo sistema di depolverazione a tessuto. Copertura dell'area gestione rottami ferrosi: studio di fattibilità per contenere e depolverare le emissioni diffuse provenienti dalla fase di versamento della scoria liquida dalle paiole e ripresa scoria raffreddata

3. Impianto di agglomerazione
Per quanto concerne la fase di omogeneizzazione dei materiali, l'Ilva dovrà assicurare un giusto livello di umidificazione dei materiali al fine di limitare la dispersione di polveri che possono generarsi durante lo stoccaggio e la manipolazione dei materiali solidi.
L'Ilva è poi tenuta a rispettare valori-limite per il parametro polveri.
Nell'Aia si prescrive all'azienda la completa captazione e convogliamento delle attuali emissioni generate dal raffreddatore circolare

4. Parchi minerali e nastri trasportatori
Entro 60 giorni dall'Aia:
presentare il progetto esecutivo per la copertura dei parchi primari da terminare in 36 mesi.
Entro 90 giorni dall'Aia: l'Ilva dovrà utilizzare sistemi di scarico automatico o coperti per movimentare materiali trasportati via mare, chiudere tutti i nastri trasportatori e realizzare un sistema di convogliamento emissioni in corrispondenza dei punti di caduta. Costruzione di edifici chiusi e dotati di sistemi di captazione e filtraggio aria per le aree deposito materiali polverulenti

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi