Il calo dell'export non si ferma più: le storie di tre imprenditori
Per trovare un dato peggiore bisogna tornare al dicembre del 2009. Il calo tendenziale del 4,2% per le nostre esportazioni di settembre spazza via l'ultima ciambella di salvataggio della nostra economia, confermando le difficoltà crescenti del Paese nel ritrovare il sentiero della crescita.
di Luca Orlando16 novembre 2012
3. Da settembre abbiamo visto una frenata corale
di Luca Orlando
"Abbiamo notato un rallentamento in Russia e Giappone, l'Europa è piatta, ma la sensazione è quella di rubare quote di mercato ad altri, non si tratta di una crescita della torta complessiva". Massimiliano Bresciani, vicepresidente dll'omonimo calzificio bergamasco, può considerarsi mediamente soddisfatto dei risultati raggiunti e l'azienda punta a chiudere l'anno con ricavi nell'ordine dei tre milioni, in lieve aumento rispetto al 2011. "Andiamo molto bene negli Usa - spiega - e c'è una crescita importante anche nel Regno Unito.
Certamente il primo semestre raccontava un'altra storia e la crescita all'estero era globalmente a doppia cifra. Da settembre abbiamo visto una frenata corale, con l'Europa a manifestare una debolezza crescente. Nel complesso però l'export tiene mentre il vero buco nero è l'Italia, dove i dettaglianti hanno problemi enormi nei pagamenti".
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