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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2013 alle ore 16:19.

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È italiano il miglior sommelier Ais del mondo 2013. Si chiama Luca Martini, è toscano (di Arezzo) e ha vinto in finale precedendo, al Park Lane Sheraton Gotel di Londra, un altro italiano, Dennis Metz e il francese Jonathan Fillion. A completare il vero e proprio trionfo italiano il quarto classificato, anche lui toscano, il pistoiese Andrea Balleri.

Un concorso con 22 partecipanti provenienti da 19 paesi
Martini si è aggiudicato la terza edizione del concorso organizzato dal Wsa (Worldwide sommelier association) al quale hanno preso parte 22 candidati provenienti da 19 paesi. Luca Martini, 33 anni, è sommelier dell'Osteria da Giovanna di Arezzo e prima di arrivare al titolo mondiale si era già aggiudicato il titolo di Miglior Sommelier d'Italia nel 2009 e di Miglior Sommelier di Toscana nel 2007. «La vittoria di ieri – ha commentato Martini – rappresenta una grande soddisfazione che giunge a coronamento di una lunga preparazione. Il vino è la mia passione, mi piace conoscere ogni aspetto di questo prodotto della natura, la sua storia, le sue caratteristiche. E fin da giovanissimo, lavorando nel ristorante della mia famiglia, ho avuto modo di scoprire questo meraviglioso mondo».

Italiani anche il secondo e il quarto classificato
A Balleri sono giunte le congratulazioni dell'Associazione italiana sommelier e del suo presidente nazionale, Antonello Maietta. Ma ovviamente, grande soddisfazione è stata espressa dall'Ais Toscana che ha "piazzato" due suoi associati nei primi quattro posti. «È la prima volta – ha detto il presidente dell'Ais Toscana, Osvaldo Baroncelli – che un sommelier toscano raggiunge un traguardo così importante. Questo titolo premia lui ma anche tutta la Scuola Concorsi dell'Ais Toscana, l'impegno profuso in questi anni e soprattutto la professionalità, la voglia di conoscenza, la volontà di andare avanti. E i nostri complimenti vanno, oltre che a Martini, anche all'altro sommelier toscano in gara, Andrea Balleri, che si è aggiudicato un meritatissimo quarto posto assoluto».

Cosa prevede un concorso di sommelier
La giornata di gare ha avuto inizio dalla mattina con le prove di semifinale che richiedevano di rispondere a un articolato questionario con quesiti che spaziavano dall'enografia internazionale all'enologia, dai vitigni alle birre, dai liquori fino ai distillati e alle acque. I candidati hanno dovuto rispondere anche a domande sugli abbinamenti cibo-vino e procedere alla degustazione alla cieca di due etichette. I tre sommelier che hanno ottenuto il miglior punteggio in queste prove si sono quindi sfidati nella finale che è stata ancora più impegnativa e ha previsto la degustazione e il riconoscimento di due vini, una birra e un distillato, il servizio di un aperitivo, l'abbinamento di vini a due menù e infine, descrizione delle caratteristiche delle etichette elencate in una carta dei vini.

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