I Re Mida delle biciclette. Le storie degli imprenditori delle due ruote da Mr. King Liu a Giovanni «Nane» Pinarello
Un giro di pista virtuale con gli uomini che sulle due ruote hanno costruito un grande impero economico. Prima di diventare ricchi imprenditori, quasi tutti sono stati corridori, meccanici o artigiani. In questa speciale classifica, comunque, non troverete solo Paperoni. Ci sono anche artefici di grandi innovazioni in campo ciclistico che non sono riusciti a capitalizzare le loro intuizioni a livello economico.
di Matteo Scarabelli
7. Ed Scott
È l'unico dei Re Mida della bicicletta a essere stato… uno sciatore. La Scott, infatti, nasce sul progetto della prima racchetta da sci in alluminio, più leggera e versatile di quelle in bambù o acciaio usate fino a quel momento. Dopo lo sci, nel 1970, viene il motocross, con le innovative maschere protettive. E infine il ciclismo: Scott inventa il manubrio aerodinamico con cui Lemond vince il Tour de France nel 1989 e, soprattutto, nel 1992 costruisce la prima mountain bike full suspended.
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