Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2010 alle ore 14:22.
Una manovra «insostenibile» per le Regioni. È il giudizio «unanime» dei governatori, al termine dell'incontro con il governo a palazzo Chigi a poche ore dal varo della manovra per il 2011-2012. Tanto che i presidenti di Regione lavorano ad una «controproposta».
«In maniera chiara ed esplicita, dico che questa manovra è insostenibile per le Regioni, per i servizi e le risposte che dobbiamo dare ai cittadini», afferma il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani (Pd). Valutazione ribadita dal governatore della Calabria, il pidiellino Giuseppe Scopelliti: «È un giudizio unanime, siamo molto preoccupati».
Errani spiega: «Ora avvieremo un confronto in Conferenza delle Regioni, e mi auguro che il Governo sia disponibile a cercare un punto di sostenibilità». Le Regioni «hanno dimostrato in questi anni di voler fare la propria parte e vogliamo continuare a farla. Ma servono politiche attive e soprattutto che le responsabilità siano equamente distribuite tra i livelli istituzionali».
L'intervento sulle Regioni dovrebbe ammontare a 5 miliardi per il 2011 e altrettanti per il 2012, «ma non ci è stato detto in modo chiaro: diventa difficile fare uno sforzo di questa portata senza chiarezza». Per quel che riguarda il capitolo sanità, Errani riferisce che di ticket «non si è parlato», ma avverte: «Il Patto per la salute prevede che se non c'è il ticket il Governo deve coprire la cifra equivalente. Altrimenti si torna a discutere anche il Patto per la salute e in questa situazione mi sembra complicato...».
Anche il pidiellino Scopelliti si dice «molto preoccupato» per una manovra fatta «prevalentemente di tagli» e per le ripercussioni che avrà sui «servizi erogati ai cittadini: questo è il dato più allarmante». Con «senso di responsabilità» bisogna dunque «avviare un confronto e arrivare ad una sintesi», altrimenti «diventa impossibile» gestire la situazione soprattutto per i governatori che «sono arrivati pochi giorni fa». Per questo Scopelliti spiega che «in Conferenza delle Regioni avvieremo il confronto ed è possibile una contraproposta: valuteremo gli sviluppi futuri per un'azione unitaria a difesa dei territori e dei cittadini». E per le ripercussioni sui servizi erogati è preoccupata anche Renata Polverini: «Vogliamo evitarle».