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Un bollino di qualità premia i «tecnici»

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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 10:10.

Un nuovo strumento per presentarsi all'appuntamento con il mondo del lavoro con una carta in più. Entro la fine dell'anno gli atenei che aderiscono al consorzio Time (Top industrial managers for Europe) rilasceranno un bollino di garanzia sulle lauree a doppio titolo.

Un marchio di qualità che potrà essere ottenuto dagli studenti che frequentano uno dei cinquantacinque atenei europei del network creato nel 1989, che finora ha sfornato ben 2.500 titoli a doppia nazionalità. Un consorzio di eccellenza nei settori dell'ingegneria e della tecnologia, che vede l'Italia rappresentata dal Politecnico di Milano e di Torino e dalle università di Padova e Trento.

I marchi verranno rilasciati da una commissione ad hoc che verificherà caso per caso i curricula di chi ha ottenuto il doppio titolo. «Si tratterà di una garanzia in più in vista dell'ingresso nel mondo del lavoro e un modo per attestare la serietà e l'eccellenza del percorso di studi», dice Giancarlo Spinelli, delegato del rettore per le relazioni internazionali del Politecnico di Milano, che presiederà la commissione. Per ottenere questo bollino bisognerà rispettare alcuni requisiti: una permanenza all'estero di almeno tre semestri e un carico di lavoro extra di almeno 60 crediti, pari in media a un anno in più rispetto al percorso di laurea tradizionale.

Non solo: «Cerchiamo di incoraggiare piani di studio che permettano di approfittare della differenza tra le due sedi – aggiunge Spinelli – in questo modo spingiamo a frequentare all'estero lezioni che non si troverebbero nel paese d'origine. Il doppio titolo diventa così un'esperienza totalizzante che consente di immergersi completamente nella cultura e nel sistema universitario di un altro paese e apre le porte per un'esperienza di lavoro internazionale». (si vedano gli articoli a pagina 19 della Guida pratica).

Lo prova anche il bilancio dei double degree del Politecnico di Milano: dal 1999 a oggi sono 241 gli studenti stranieri che hanno scelto il capoluogo lombardo come sede estera. E tra i 412 italiani che hanno già ottenuto il doppio titolo al Politecnico uno su tre lavora oggi un paese terzo, diverso rispetto a quello in cui hanno studiato.

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