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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 10:15.
All'estero c'è più meritocrazia. All'estero si vive meglio. All'estero si guadagna di più. È un po' per tutte queste ragioni che un numero crescente di giovani italiani sceglie di frequentare un'università fuori dai confini nazionali. Muoversi da subito è un vantaggio. Perché se è vero che sono molte le occasioni per trasferirsi all'estero anche dopo aver studiato in Italia, è anche vero che fare un'esperienza internazionale da studenti può rappresentare un valore aggiunto importante nella fase di selezione professionale. Non a caso, secondo alcune stime, sono già quasi 50mila i ragazzi che nel 2009 hanno "espatriato" per studiare.
La scelta non è di quelle facili: bisogna valutare con attenzione i criteri di ammissione, le facoltà accademiche, le strutture didattiche. In conto bisogna poi mettere una buona dose di motivazione personale e la conoscenza di almeno una lingua straniera a un buon livello, oltre a un discreto gruzzolo a disposizione per vitto, alloggio e tasse universitarie (anche se le opportunità per risparmiare non mancano, come vedremo). Al termine degli studi all'estero, gli studenti possono comunque far valere il titolo accademico in Italia: basta ottenere il riconoscimento della laurea da un ateneo italiano verificando la compatibilità tra il corso seguito all'estero e il "gemello" italiano (si veda l'articolo in basso).
L'accesso
La prima regola è: muoversi in anticipo. Se il desiderio è entrare a Oxford o Princeton, o in qualsiasi altra struttura d'eccellenza, bisogna ricordare che i posti per stranieri sono limitati e le domande sono tante. La presentazione della richiesta deve quindi avvenire anche un anno prima della data di immatricolazione presso l'ateneo.
L'application per entrare nelle università britanniche va effettuata tra il 1° settembre e il 15 gennaio (15 ottobre per Oxford, Cambridge e la facoltà di medicina) dell'anno scolastico precedente, quindi durante il quinto anno di scuola superiore. Oltre questi termini, le possibilità di avere un riscontro positivo si riduce, perché si entra solo in caso di defezione di altri iscritti.
Anche chi intende studiare negli Stati Uniti deve attivarsi almeno con dodici mesi di anticipo. Si fa domanda all'office of admissions delle singole università e tutta la documentazione generalmente deve essere recapitata tra dicembre e marzo.
La risposta degli atenei, con l'offerta di ammissione al candidato, giunge tra marzo e aprile per il periodo settembre/dicembre, in tempo per chiedere il rilascio del visto di studio. Un po' più morbide le tempistiche per le facoltà francesi (di norma è necessario iscriversi tra giugno e fine luglio) e tedesche, dove le scadenze per l'iscrizione variano da ateneo ad ateneo (tradizionalmente ci si può iscrivere fino al 15 giugno per il semestre invernale).