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Letti «pubblici» per pochi

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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 09:43.

Accanto agli affitti, la ricerca di un alloggio passa dai circa 46.800 posti-letto disponibili tra residenze, collegi e altre strutture per l'accoglienza. Sistemazioni destinate a studenti meritevoli e a basso reddito familiare, assegnate in base a bandi pubblici. I posti in sono gestiti dagli enti e dalle agenzie regionali per il diritto allo studio, oltre che dalle singole università. Le informazioni sono reperibili presso gli sportelli di questi enti e agenzie, oppure presso gli uffici relazioni con il pubblico, gli sportelli matricole o gli sportelli orientamento degli atenei.

Per essere ammessi, i richiedenti devono essere studenti fuori sede o pendolari: sarà poi il bando pubblicato ogni anno tra maggio e giugno sui siti degli enti competenti a definire i dettagli. Altri due poi i requisiti indispensabili, uno legato al merito (regolarità con il piano di studi) e l'altro al reddito (indicatore della situazione economica equivalente, Iseeu, e – tavolta – indicatore della situazione economica patrimoniale, Ispeu, che devono essere inferiori a una certa soglia prestabilita: in genere, 19mila euro per l'Isee e 25mila euro per l'Ispeu).

Spiega Nicolatta Ongarato, responsabile dell'Ufficio benefici dell'Ente regionale di diritto allo studio universitario di Venezia: «Nel bando di concorso chiediamo ai candidati di compilare online la domanda di ammissione, specificando i due indicatori Iseu e Ispeu che possono essere calcolati gratuitamente dai Caf». Una volta ammessi a una delle sei residenze universitarie Esu di Venezia le tariffe sono 70 euro al mese per la doppia e 95 euro per la singola.

Le informazioni fornite dagli studenti devono essere veritiere, pena il decadimento del diritto all'alloggio e responsabilità civile e penale nel caso di dichiarazioni false emerse dai controlli della Guardia di finanza.

Molto rari, ma vale la pena di cercare, sono gli altri progetti abitativi a favore dei fuori sede. Come nel caso di «Prendi in casa uno studente» promosso dell'associazione Meglio Milano (si veda il link a sinstra). A Piacenza, invece, esiste la Residenza Fourier (via Neve 5-7-9 e Via Confalonieri 8) con 33 posti letto in appartamenti concessi dal Comune nell'ambito del progetto «Vicinato solidale» per favorire l'integrazione tra disabili, anziani e studenti universitari.

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