La scelta dell'università

Norme e Tributi In primo piano

La selezione continua in tutti gli anni di corso

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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 10:18.

La selezione all'entrata è durissima: che si tratti di scuole di eccellenza o collegi universitari, per accedere è necessario superare molte prove. I posti a disposizione sono pochi e gli istituti vogliono solo i migliori. Per riuscire a ottenere uno dei 18 posti nella scuola superiore di Udine, per esempio, è necessario superare due prove scritte e una orale.

Tema di italiano per tutti con quattro tracce proposte (6 le ore a disposizione) e una seconda prova di quattro ore a seconda del corso di laurea a cui ci si intende iscrivere, ad esempio: storia o latino per giurisprudenza e lettere; inglese o storia dell'arte per il Dams; fisica per ingegneria; biologia o chimica per scienze agrarie. Segue poi la prova orale, ovvero un colloquio su due materie scelte dal candidato al momento dell'iscrizione tra quelle proposte.

Non va meglio per chi punta alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, dove è prevista una preselezione solo per partecipare alla selezione vera e propria per i 47 posti disponibili: se si supera il test scritto (una prova a risposta multipla con quesiti che valutano capacità di ragionamento e conoscenze specifiche), con un punteggio minimo di 40/80, si devono sostenere due prove scritte (la prima consiste nell'analisi di un problema di attualità, la seconda è a scelta tra un tema di storia o filosofia e una prova di matematica) e una orale.

Strada in salita anche alla Scuola galileiana di Padova dove per chi sceglie di iscriversi alla classe di scienze morali è obbligatoria la prova scritta di italiano (non obbligatoria però per gli stranieri) e una seconda prova a scelta (tra greco, latino, filosofia, storia e storia dell'arte); anche per i candidati alla classe di scienze naturali invece le prove sono due: matematica e una a scelta tra biologia, chimica e fisica. Segue, per i più bravi, la prova orale.

Rigorosa selezione all'entrata anche per i collegi universitari. Quello di Milano, per esempio, mette a disposizione 20 posti per studenti residenti e 5 per non residenti, e si deve aver già raggiungo il terzo anno di corso o il primo di una laurea specialistica (ogni anno vengono ammesse anche due matricole): la graduatoria tiene conto del curriculum, la media dei voti degli ultimi due anni, la lettera di presentazione di un docente e i risultati delle prove di selezione.

È invece sufficiente un colloquio e un buon curriculum per gli studenti dell'Università di Modena e Reggio Emilia che vogliono accedere al collegio Fondazione San Carlo, dove si richiede comunque una buona media durante la carriera universitaria. Che si tratti di più prove o di un unico colloquio, comunque, la selezione all'entrata resta solo il primo gradino da superare: per restare iscritti alle scuole di eccellenza e in gran parte dei collegi, infatti, è necessario restare sempre in pari con gli esami e ottenere una votazione non inferiore ai 27/30.

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