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Stage in azienda: un'opzione in più

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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 10:11.

Ridurre le distanze tra formazione accademica e mondo del lavoro. Un traguardo necessario per velocizzare l'inserimento lavorativo dei neolaureati, affiancando alle conoscenze teoriche apprese a lezione e sui libri quelle relative al funzionamento delle aziende. Così, accanto ai laboratori, molti atenei si stanno attrezzando per fare incontrare domanda e offerta di stage già durante gli anni degli studi universitari.

Esperienze brevi – di solito da tre a sei mesi – che valgono anche crediti formativi (Cfu). La tendenza prevalente è creare bacheche virtuali, in cui le imprese presentano la propria offerta e gli studenti possono candidarsi. L'università di Firenze ha istituito il Servizio St@age, contenente l'elenco delle aziende convenzionate e i curricula degli studenti in costante aggiornamento. Anche il centro orientamento dell'università di Pavia aggiorna quotidianamente le offerte delle aziende (in media sono pubblicati 150 annunci), con inserzioni organizzate per aree di studio: umanistica, giuridico-politico-economica, scientifica e ingegneria. I servizi non si limitano, in ogni caso, alla "piazza" virtuale, ma si integrano con l'assistenza dei centri stage interni agli atenei.

La principale difficoltà per chi non ha precedenti esperienze di lavoro, infatti, è individuare la migliore offerta in base alle proprie caratteristiche. «Trattandosi di tirocini curriculari, non direttamente finalizzati all'assunzione, consigliamo ai ragazzi di valutare l'esperienza nel suo complesso. Quindi, decidere in base all'arricchimento che lo stage può offrire alla propria preparazione professionale e umana», riflette Marina Mariantoni, responsabile ufficio stage dell'università Roma Tre. «I punti cardine della scelta sono due: la corrispondenza tra progetto formativo in azienda e percorso di studio seguito e le aspettative individuali di carriera degli studenti».

Lo stage può essere svolto anche nella pubblica amministrazione: «Non si può dire a priori se sia meglio un'esperienza nel pubblico o nel privato», osserva Mara Bonaldo, referente ufficio stage dell'università di Milano Bicocca. «Molto dipende da quali sono le aspettative di carriera degli studenti. Nel caso ci si volesse candidare per un'esperienza presso un ministero o un ente locale occorre però ricordare che i tempi di attivazione del tirocinio sono mediamente più lunghi».

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