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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2010 alle ore 18:38.
In arrivo aumenti per le sigarette "low cost" e quelle arrotolate a mano. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e del collega di Governo, ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha dato il via libera a un decreto legge sui tabacchi, che alza il prezzo minimo di vendita per il tabacco sfuso.
L'intervento, spiegano da Palazzo Chigi, serve «a compensare gli effetti modificativi avvenuti nel mercato dei tabacchi», e previene l'applicazione in Italia di una sentenza della Corte di Giustizia europea, già applicata a Paesi come Olanda, Germania, Austria e Francia, per il prezzo delle sigarette sotto quello minimo.
Si interviene, dunque, per riallineare le accise sui tabacchi lavorati, aumentando, di riflesso, il prezzo delle "sigarette fai da te", quelle, cioè, che vengono confezionate con il tabacco trinciato e '"le cartine". Il riallineamento delle accise sui tabacchi lavorati prevede un aumento fino al 15% dell'aliquota quando il prezzo di vendita é inferiore al prezzo minimo (3,80 euro). Poiché oggi il prezzo del tabacco trinciato é il più basso (sotto 3,80 euro) e il costo della sigaretta "fai da te" risulta inferiore alle altre, l'accisa aumenta. Il tabacco a buon mercato ha avuto negli ultimi anni un'impennata dei consumi (+133% in 5 anni), soprattutto tra i giovani. Resta da vedere se l'innalzamento delle prezzo delle "materia prima" farà scendere o resterà intatto il consumo delle sigarette "fai dai te".
Il provvedimento disciplina, inoltre, la nomenclatura e la commercializzazione dei tabacchi lavorati, con l'obiettivo di fornire al consumatore, come per le sigarette, un'adeguata informativa sui possibili effetti nocivi per la salute. Il decreto interviene anche sui rivenditori, prevedendo nuovi e più qualificanti requisiti professionali.