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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2010 alle ore 15:17.
L'assalto alla diligenza é iniziato. O almeno il tentativo di inserire nella manovra una serie di modifiche. Sono infatti 2.550 gli emendamenti alla manovra. Una valanga di richiesta di modifiche, dunque, si é abbattuta sulla commissione Bilancio del Senato. Proposti non solo dall'opposizione, ma anche dal Pdl che ha deciso di affidare a una commissione interna il vaglio degli emendamenti possibili, in linea con i saldi del decreto di manovra. A sorpresa, infatti, il Pdl ha presentato 1.116 emendamenti. Seguono il Pd con 823, l'Udc con 293, l'Idv con 149, la Lega con 89 e il gruppo misto con 80. Gli ordini del giorno sono 43. Al momento non sono stati presentati emendamenti dal relatore (Antonio Azzollini) e dal governo. In sostanza, sommando gli emendamenti di Pdl e Lega sono 1.205 gli emendamenti della maggioranza, vale a dire, quasi il 50% delle proposte di modifica complessive.
Il Pdl ha creato un comitato costituito dai parlamentari della commissione Bilancio che avrà il compito «di filtrare le proposte che verranno effettivamente approfondite nel corso dell'esame che in Commissione si avvierà la prossima settimana». Ad annunciarlo il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, e il vicepresidente Vicario, Gaetano Quagliariello. Moltissimi, infatto, gli emendamenti proposti dalla maggiornza alla manovra. Poche saranno accolte, nel rispetto dei saldi di bilancio che Tremonti ha fatto sapere sono inamovibili. Rutelli, leader dell'Api, si é detto disponibile a cercare soluzioni condivise su alcuni grandi temi, come «fisco, giustizia, università, green economy. Ma anche manovra economica».
Anche il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia ha annunciato una serie di emendamenti all'articolo 45 della manovra che cancella il ritiro obbligatorio da parte del Gse dei certificati verdi in eccesso. Lo ha fatto nel corso di una intervista al Sole24ore.com.
La Lega propone uno "scudo" contro i falsi invalidi, simile a quello per rientro dei capitali dall'estero. Si tratterebbe di un sistema di auto-denuncia abbinato all'intensificazione dei controlli. Il Carroccio chiede anche il finanziamento del progetto per la prosecuzione della Tav in Veneto e l'introduzione di parametri di premialità per gli enti virtuosi contro i tagli di trasferimenti orizzontali previsti in manovra alle autonomie.