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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2010 alle ore 08:10.
«I tatticismi vanno bene per riempire qualche pagina estiva di giornale, ma al Pd serve subito un cambio di passo su grandi temi come federalismo, fisco e lavoro». Mentre incassa il varo del decreto attuativo sull'autonomia municipale («era un pilastro della nostra intesa con il governo, ora bisogna subito ridiscutere di manovra»), il presidente dell'Anci Sergio Chiamparino vede il precipitare della situazione politica e guarda con preoccupazione soprattutto a sinistra.
Sindaco, nel centrosinistra si discute sulla «apertura» del segretario del Pd Bersani all'ipotesi di un governo Tremonti. Che cosa ne pensa?
Per il ministro dell'Economia confermo la mia stima, ma pongo una questione diversa: per un partito di opposizione, è essenziale il messaggio che si riesce a trasmettere ai cittadini, le formule politiche devono esserne la conseguenza. La tattica ha un suo senso, soprattutto per i centristi che si stanno riposizionando, ma il Pd deve fare altro, e deve prima di tutto ricominciare a dire ai cittadini che cosa pensa sui grandi temi.
Soprattutto in caso di elezioni anticipate.
Esatto.
Quale sarebbe secondo lei il candidato giusto?
Il candidato può uscire solo da questo confronto sui temi, e il giudice non può che essere il centrosinistra nel suo complesso.
Attraverso le primarie?
Mi sembra difficile trovare una strada alternativa.
Con Chiamparino candidato?
Certamente. Se si verificano le condizioni per una mia candidatura, se la si giudica utile, non mi tirerei certo indietro. Prima di tutto, ripeto, bisogna far ripartire un'iniziativa politica vera.
Veniamo ai temi chiave citati prima. Sul lavoro, Marchionne ha lanciato un'azione forte.
E noi abbiamo dato un colpo al cerchio e uno alla botte, senza farci capire a fondo. Proprio ieri l'Istat ha detto che in Italia la produttività scende e i salari sono più bassi della media europea. Al sindacato chiedo: che cos'ha oggi da perdere la classe operaia se non le proprie catene? Uso volutamente questo linguaggio, per far capire che anche oggi le sfide ci sono, e ci devono impegnare. Assodato che non è né saggio né possibile cercare di adattarsi a condizioni di lavoro degli altri paesi, con storie diverse dalla nostra, penso si debbano inventare forme nuove di protagonismo nella gestione del lavoro, e che il sindacato debba garantire affidabilità in questi processi. Se uno dice questo, offre all'opinione pubblica gli strumenti per capire che cosa vuol fare il Pd.