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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2010 alle ore 10:07.
Si precisa il quadro del censimento delle operazioni Iva che vengono realizzate nei confronti di operatori economici che risiedono in paesi black list, con un nuovo perimetro e una nuova scadenza per il primo adempimento, relativo alle operazioni di luglio e agosto, fissata al 2 novembre. Che saranno fissati in un decreto su cui si sta ultimando il lavoro dei tecnici. Questo mentre è approdato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 180 di ieri, 4 agosto, l'altro decreto del ministero dell'Economia, datato 27 luglio 2010, che ha rivisto gli elenchi delle black list (si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 luglio).
Il decreto in preparazione
Per quel che riguarda il decreto in preparazione verrà, in primo luogo, precisato l'ambito delle operazioni da segnalare. Dovrebbero, infatti, essere aggiunte all'elenco delle operazioni da comunicare i servizi che risultano esclusi dall'applicazione dell'Iva per mancanza del requisito di territorialità (molto numerosi nei confronti dei paesi black list). In questo modo sarebbero comprese, per esempio, le operazioni di consulenza tecnico legale e di elaborazione dati e sugli immobili situati all'estero. Al contrario dovrebbero essere escluse le operazioni esenti poste in essere da parte dei soggetti che hanno optato per la dispensa dagli adempimenti in base all'articolo 36 bis (situazione che si verifica in particolare nel caso di banche e assicurazioni).
Inoltre, dovrebbe essere fissato un nuovo termine per il primo adempimento. Le comunicazioni relative ai mesi di luglio e agosto dovranno essere effettuate insieme a quelle di settembre e del terzo trimestre, entro il 2 novembre (la scadenza sarebbe fissata al 31 ottobre che cade di domenica mentre il 1° novembre è festivo) in sostituzione delle date del 31 agosto e del 30 settembre rispettivamente previste originariamente.
Lo slittamento, che non dovrebbe generare ritardi di sorta all'azione di contrasto alle frodi Iva, consentirà ai contribuenti di raccogliere, presso le controparti estere, i dati necessari alla compilazione dell'elenco, dati che spesso non sono in possesso delle imprese italiane, adeguando altresì i sistemi informativi in modo tale da consentire l'estrazione delle operazioni rilevanti.