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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 10:13.
Dal 13 febbraio 2010 i dipendenti pubblici a contatto con il pubblico devono farsi riconoscere con cartellini identificativi o targhe con il nome in bella vista sulla scrivania. Proprio ieri, in proposito, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale una circolare del Dipartimento della Funzione pubblica. Ma non è l'unica novità della Riforma Brunetta. Ecco i dieci punti principali:
1 - LE PERFORMANCE
Tutte le PA devono assegnarsi obiettivi di sviluppo e miglioramento della qualità e quantità dei servizi erogati ai cittadini, tenendo conto delle valutazioni da essi espresse (performance organizzativa) e devono assegnare obiettivi ai dirigenti ed ai dipendenti (performance individuale): tali fattori costituiscono la base della valutazione dei dirigenti e del personale.
2 - LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO
Sulla base degli esiti delle valutazioni individuali e della performance organizzativa si deve attribuire la parte prevalente del trattamento economico accessorio ai dirigenti ed ai dipendenti. A tal fine essi sono suddivisi in fasce di merito, in modo da garantire una significativa differenziazione di tale compenso.
3 - LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Diminuiscono le materie che sono oggetto di contrattazione collettiva; i dirigenti sono tenuti a garantire esclusivamente la informazione sugli atti di gestione del rapporto di lavoro; la partecipazione sindacale non può svolgersi sulle scelte organizzative degli enti.
4 - LA TRASPARENZA
Sul sito internet devono essere pubblicate le principali informazioni sulla gestione dell'ente, ivi compresi i trattamenti economici dei dirigenti e gli esiti delle valutazioni. Devono essere inoltre pubblicate le informazioni sui contratti decentrati ed i cittadini devono avere la possibilità di esprimersi sugli effetti dagli stessi determinati sulla qualità dei servizi.
5 - LE PROGRESSIONI
I dipendenti pubblici possono passare alla categoria o area immediatamente superiore unicamente attraverso concorsi pubblici con riserva non superiore al 50% e se in possesso del titolo di studio previsto per l'accesso dall'esterno. Sono abrogati i concorsi interamente riservati agli interni. Le progressioni economiche devono essere selettive ed interessare un numero limitato di dipendenti.