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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2010 alle ore 14:37.
Dalla Lega un ddl per dire no all'uso di burqa e niqab anche in Italia. Questa mattina alcuni esponenti del Carroccio hanno presentato alla Camera un ddl sostenuto da 59 firme del Carroccio, per vietare l'uso dei due indumenti islamici «lesivi della dignità della donna».
Sull'onda del ddl approvato dal Senato francese si punisce con un anno di carcere e un'ammenda di 30mila euro «chiunque costringa uno o più soggetti all'occultamento del volto con minacce molestie o in modo tale da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura mediante tecniche di condizionamento della personalità o di suggestione praticate con mezzi materiali o psicologici». Una pena aumentata fino alla metà se la costrizione avviene nei confronti di minori o disabili. Per chi indossa burqa e niqab è prevista, invece, una ammenda da 150 a 300 euro che il tribunale può commutare in attività non retribuita in favore della collettività. Sarà un decreto interministeriale Giustizia-Interno a definire le modalità di svolgimento delle attività sociali.
«Abbiamo presentato un testo che è la traduzione del ddl approvato dal Senato francese _ spiega al Sole24ore.com il capogruppo del Carroccio alla Camera, Marco Reguzzoni - per rafforzare la posizione della Francia, per sposare il principio introdotto da uno stato laico che professa la parità fra uomo e donna. Nel testo c'è un principio innovativo che prevede sanzioni penali per chi costringe o crea le condizioni psicologiche per far portare il burqa».
Secondo Reguzzoni viene quindi superato da questa legge anche l'attuale divieto imposto dalle norme sulla sicurezza pubblica del 1975. «La nostra è una battaglia di civiltà», ha sottolineato Reguzzoni. L'auspicio è che ci sia, «anche grazie alle parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini, in materia, un'iter particolarmente breve per l'approvazione di questa legge».
In 4 articoli il provvedimento, sull'onda emotiva dell'approvazione da parte del Senato francese di un disegno di legge per interdire in pubblico l'uso di indumenti o accessori che celano il volto, esplicita la norma già contenuta nel nostro ordinamento in una legge varata negli anni di piombo (legge 152/1975) che vieta di circolare in luogo pubblico con il viso coperto.