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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 07:45.
Dopo tante "chiacchiere e distintivo", direbbe qualcuno – citando però un altro film – eccoci qui, al cospetto di «Serpico». Una schermata sobria declinante nel turchese, come le pareti di certe sale d'attesa di pediatria. Una griglia di opzioni quasi anonima, non dissimile dalle decine nelle quali stando incollati al pc capita d'imbattersi, per l'assicurazione o la prenotazione d'un volo. Dietro questa home page, tuttavia, si cela ben altro. Basta digitare il codice fiscale – o la partita Iva – e per magia si spalancano innumerevoli finestre dietro le quali si ramificano le ricchezze (o le miserie) di oltre 40 milioni di italiani.
Patrimoni, spese e guadagni potranno essere tracciati in tempo reale con il nuovo «Servizio per le informazioni sul contribuente» in dotazione agli 007 delle Entrate e della Guardia di Finanza. Un Servizio che nella rinnovata veste 2.0 avrà una profilatura a prova di privacy per impedire le intromissioni (frutto di curiosità o malafede) che si sono riscontrate in passato.
Un telescopio informatico
L'infrastruttura del sistema tributario e l'integrazione delle banche dati implementate in questi anni da tutte le pubbliche amministrazioni hanno raggiunto ormai una velocità e un livello di definizione paragonabile a quello dei mega-telescopi per le osservazioni astronomiche (come «Il Sole 24 Ore» ha raccontato la scorsa estate con l'inchiesta su «Il grande occhio»). La capacità di proiettare lo sguardo dentro le "tasche" dei contribuenti è così raffinata che il Governo ritiene nel 2011 di poter recuperare imponibile – tra contrasto all'evasione e tax compliance – per 20 miliardi di euro (il doppio della cifra record di 10 miliardi che l'Agenzia guidata da Attilio Befera stima di scovare quest'anno, tanto per intendersi).
La molteplicità dei dati in possesso del Fisco cresce di giorno in giorno alimentata dall'afflusso di autostrade telematiche che riversano nei server gestiti da Sogei informazioni sempre più precise. Agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Territorio, Dogane), enti previdenziali e assistenziali (Inps, Inpdap e Inail), ministeri, comuni, province, regioni: tutti partecipano alla corsa all'oro anti-evasione. Gli annunci di protocolli per la condivisione degli archivi e i controlli incrociati sono all'ordine del giorno.