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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2010 alle ore 17:03.
Che gli studi legali con centinaia di avvocati funzionino come aziende a tutti gli effetti Francesco Gianni, socio fondatore di Gianni Origoni Grippo & partners, lo aveva capito già nel 1988, quando dotò l'associazione professionale (nella top 3 italiana per fatturato) di una struttura di governance centrata su un comitato esecutivo. Oggi, a pochi giorni dalla decisione del concorrente Bonelli Erede Pappalardo di promuovere i soci salariati a soci di capitale, spiega che «le condizioni del mercato necessitano di una maggiore velocità delle decisioni e di una revisione periodica e frequente delle strategie dello studio e delle sue modalità di gestione».
Se la crisi non ha infatti influito direttamente sulla governance dello studio, la modalità di gestione di una law firm deve permettere che la strategia sia implementata velocemente e in modo efficiente. «Nel nostro studio c'è ora una condivisione maggiore e più frequente delle decisioni. Se prima i temi chiave erano discussi ogni tre o quattro anni, oggi se ne parla anche semestralmente».
La governance da Gianni Origoni è tutt'altro che lasciata al caso. Il principale organo di "governo", paragonabile al consiglio di amministrazione di una società, è il comitato esecutivo, con un presidente (GianBattista Origoni) e un managing partner (Tomaso Cenci). I membri sono 7, restano in carica per due anni e possono essere rinnovati. Questo organo è responsabile delle strategie di sviluppo e della verifica dell'andamento economico e professionale dello studio.
L'assemblea dei soci è invece composta da tutti i 65 soci. Si riunisce almeno 2 volte l'anno e delibera sulle decisioni strategiche, approva il bilancio e nomina per cooptazione i nuovi soci. Altre commissioni si occupano dell'analisi di questioni più specifiche. Il comitato compensi, composto da 7 membri, delibera sui compensi dei professionisti, il comitato conflitti decide sull'assunzione di nuovi incarichi e clienti in caso di potenziale conflitto con pratiche e clienti esistenti e il comitato opinion, che verifica la coerenza delle opinioni del singono professionista con le quelle assunte dallo studio.
«Ogni sede ha inoltre un office partner