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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 06:41.
Per le operazioni commerciali relative al 2010 da comunicare al Fisco, quelle che ricadono sotto la nozione di «B2B», il limite di rilevanza sarà fissato a 25mila euro.
La soglia è decisamente più elevata di quella che sarà stabilita "ordinariamente" per tutte le operazioni rilevanti ai fini Iva del 2011, quando il tetto che farà scattare l'obbligo di segnalazione telematica alle Entrate sarà di 3.500 euro. Ma risponde alla necessità di mitigare l'impatto del nuovo adempimento sancito dal decreto legge 78 del 2010. Secondo l'Agenzia, in effetti, l'introduzione di questo onere di comunicazione nel corso del periodo d'imposta 2010 ne legittima un'applicazione per così dire "retroattiva", quindi allargata agli affari compiuti nell'anno che sta per chiudersi.
Quanto meno per le imprese e i titolari di partita Iva. Dalle associazioni di categoria è stato fatto notare, però, come la perdurante mancanza di un provvedimento attuativo chiaro sulla portata dell'adempimento rischiava di mettere in difficoltà molti destinatari. I quali, avrebbero potuto trovarsi nella complicata situazione di dover fornire al Fisco informazioni su operazioni per cui non avevano effettuato un adeguato monitoraggio.
Per evitare dunque un «aggravio» burocratico nei confronti di questi contribuenti – come prescritto esplicitamente dall'articolo 21 del Dl 78 – le Entrate hanno deciso di alzare a 25mila euro l'asticella delle operazioni business to business del 2010, rinviando il debutto delle novità per le operazioni con i consumatori finali. In questa maniera la platea dei 4 milioni di potenziali destinatari dell'obbligo si restringerà notevolmente. Si sta discutendo, peraltro, dell'opportunità di considerare questa soglia al lordo o al netto dell'Iva. Alla fine dovrebbe prevalere l'idea di fissare un limite di 25.000 euro in cui non sia compresa l'imposta.
Le comunicazioni delle operazioni B2B rilevanti del 2010 dovrebbero avvenire poi "cumulativamente" entro la fine di ottobre 2011. Mentre per quelle di competenza del prossimo anno, la data per il primo invio cumulativo dovrebbe essere fissata tra maggio e giugno 2012.
Dal prossimo anno l'obbligo di compilazione del nuovo elenco clienti-fornitori, scatterà tanto per le operazioni B2B che per quelle tra imprese e consumatori (B2C). In entrambi i casi, come anticipato dal Sole 24 Ore dell'11 dicembre scorso, il limite sarà abbassato a 3.500 euro. Per quanto riguarda le operazioni con i clienti finali (business to consumer), però, sarà dettato un calendario soft. Nel senso che le Entrate concederanno alcuni mesi (probabilmente fino a maggio) ai rivenditori per dotarsi dei software adatti (si attende un provvedimento del direttore dell'Agenzia che determini gli elementi da riportare nel documento, oltre naturalmente al codice fiscale del cliente). Il debutto dell'obbligo di registrazione delle operazioni rilevanti B2C avverrà, probabilmente, tra maggio e giugno 2011. Mentre la trasmissione dei "report" annuali dovrebbe essere scadenzata per la primavera del 2012.