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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 11:23.
Nel 2010 la somma recuperata dalla lotta all'evasione è stata complessivamente pari a 25,4 miliardi di euro, tra imposte, tasse e contributi evasi. Il dato è stato comunicato da agenzia delle Entrate, Inps ed Equitalia nel corso di una conferenza stampa, a Roma. «La somma recuperata - hanno precisato - rappresenta un dato ormai quasi definitivo e destinato nelle prossime settimane a crescere, sia pure marginalmente». «L'azione condotta dalle Entrate - ha sostenuto il direttore Attilio Befera - ha potuto realizzare e consegnare al
paese questi risultati sempre più significativi, grazie al lavoro di tutte le strutture. Si tratta di risultati importanti - ha aggiunto - che derivano dalle azioni e dall'attività di recupero dell'evasione, condotta in modo sempre più puntuale e rigoroso. Resta comunque quale priorità il cambio dell'atteggiamento culturale nei confronti di chi evade». «Il recupero che abbiamo fatto quest'anno lo riteniamo strutturale - ha aggiunto Befera - e i primi dati del 2011 ce lo confermano. Nel 2011 quindi incasseremo di più».
Il bottino recuperato
I soldi in più incassati dall'Erario arrivano dalle seguenti voci: 10,4 miliardi (+15% rispetto al 2009) derivanti dai controlli formali e dal recupero dell'evasione fiscale da parte delle Entrate e 6,6 miliardi di minori crediti d'imposta tributari utilizzati in compensazione rispetto al 2009, grazie alla stretta messa in campo. A questi numeri si aggiungono 6,4 miliardi (+12%) recuperati dall'Inps all'evasione contributiva e 1,9 miliardi (+19%) che Equitalia ha riscosso per altri enti statali e locali. «Sono soddisfatto» ha detto il numero uno dell'Inps, Antonio Mastrapasqua che ha aggiunto: «La lotta all'evasione contributiva ha prodotto risultati assai rilevanti nel corso degli ultimi due anni. Dopo la performance strepitosa del 2009, nel 2010 siamo riusciti a superare l'obiettivo di 6 miliardi che ci eravamo prefissati». Soddisfatto anche il direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, che ha voluto ricordare il lavoro «difficile» di Equitalia, «stretto com'è tra leggi che obbligano alle azioni esecutive e la comprensione delle difficoltà dei cittadini chiamati a pagare le imposte».