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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2011 alle ore 07:58.
Grande lavoro in arrivo per la commissione di vigilanza delle Casse previdenziali. Nelle prossime settimane i parlamentari dovranno scandagliare un patrimonio immobiliare di circa 10 miliardi: quest'ultimo è il valore complessivo degli stabili che fanno capo direttamente (o indirettamente) agli enti pensione italiani.
Un monitoraggio sul «mattone» deciso dalla commissione dopo che lo scoppio dello scandalo Affittopoli ha lambito alcune casse di previdenza. Un'operazione che arriva dopo la recente conclusione dell'indagine sui patrimoni finanziari degli enti, avviata dopo il fallimento di Lehman Brothers (2008) e terminata un mese fa con dure critiche alle gestioni, inviti alla maggiore trasparenza e a un attento controllo del rischio.
Secondo indiscrezioni, ci sarebbero già state richieste informali da parte della commissione, presieduta da Giorgio Jannone (Pdl), delle liste di inquilini: alcune delle casse non avrebbero però gradito l'ulteriore domanda di informazioni. E soprattutto è stato opposto il diritto alla privacy come già invocato dal Pio Albergo Trivulzio nella nota vicenda milanese.
Bassi rendimenti
Il mattone non genera un gran guadagno per le casse di previdenza. I rendimenti derivano in gran parte dai canoni di locazione e sono molto contenuti: nella migliore delle ipotesi raggiungono una rendita netta annuale compresa tra l'1,32% (geometri) e il 3,79% (periti industriali).
I dati indicati sono quelli relativi ai bilanci 2009: c'è soltanto una super performance della cassa notariato (+8,60%) generata però da una sostanziosa plusvalenza da cessioni. Di fatto i rendimenti degli immobili, sommati ai risultati degli investimenti finanziari, servono a pagare le pensioni di circa un milione e mezzo di iscritti alle casse vigilate dalla commissione Jannone. Da qui l'interesse dei parlamentari alla verifica delle procedure di assegnazione e di vendita degli alloggi e la conseguente richiesta delle liste di inquilini.
Il mattone di Enasarco
Tra i patrimoni immobiliari più consistenti c'è quello degli agenti di commercio che, a fine 2010, evidenziava un valore di circa 3 miliardi di euro. Gli alloggi Enasarco rendono all'anno l'1% netto (invariato rispetto al 2009). Per il 2011, l'ente ha in previsione di realizzare una consistente plusvalenza derivante dalla cessione di una parte degli immobili nell'ambito della già nota «operazione Mercurio», annunciata da due anni e avviata solo di recente.