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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2011 alle ore 06:41.

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La prima conciliazione si chiude in due oreLa prima conciliazione si chiude in due ore

Due ore e qualche minuto. Tanto è bastato per concludere la prima "mediaconciliazione" nella storia della giustizia alternativa italiana. Palcoscenico della "stretta di mano" è stato la sede di Rimini dell'Adr Center. Ironia della sorte, considerando le polemiche di questi giorni sul nuovo regime obbligatorio delle Alternative dispute resolution sollevate da una parte dell'avvocatura, a vestire i panni del mediatore è stato proprio un legale.

La contesa arrivata alle soglie del tribunale riguardava l'affitto di un'azienda. I proprietari di un immobile sede di un'impresa manifatturiera contestavano agli acquirenti di quest'ultima che il contratto di locazione, nel quale ritenevano di essere subentrati, era in realtà scaduto. I proprietari della struttura quindi ne lamentavano l'occupazione abusiva. Da qui la richiesta di liberarlo e di pagare i danni.

Rientrando questa fattispecie nell'ambito della nuova mediaconciliazione, i proprietari dell'immobile hanno deciso di tentare subito questa strada. Fin da lunedì scorso, giorno del debutto della nuova disciplina, è stata quindi avviata la procedura. «Non so se avessero chiari i vantaggi e le opportunità previsti – spiega l'avvocato-conciliatore, Rodolfo Cicchetti –. Fatto sta che nei colloqui preliminari con le parti è emerso che c'era lo spazio per un accordo. Così mercoledì scorso, le abbiamo convocate e nel giro di un paio d'ore abbiamo risolto la disputa. In che modo? Le parti hanno rinunciato alle proprie pretese e all'eventuale risarcimento dei danni e hanno sottoscritto un nuovo contratto d'affitto. Chi vorrà potrà rivolgersi al giudice per l'omologa. Ma l'accordo è già giuridicamente perfetto».

Secondo l'avvocato Cicchetti, è stato fondamentale l'incontro fra le persone, oltre al ruolo psicologico del conciliatore. «Mentre in un tribunale le parti restano ingessate nelle proprie posizioni e nelle proprie richieste – osserva – nell'ambito della mediaconciliazione possono lasciarsi andare e manifestare i loro effettivi interessi. Nelle liti giudiziarie gli interessi personali delle parti restano spesso sullo sfondo. Anche quando non sono poi così confliggenti».

Quanto è costato conciliare? Il valore della lite era di 150mila euro (sommando gli affitti dovuti nel prossimo quadriennio). L'imposta di registro sulla scrittura privata che ha ratificato la pace si pagherà solo su 100mila, dato che fino a 50mila gli accordi sono esenti con la nuova legge. La tariffa pagata da ciascuna parte al mediatore è stata di 1.200. Ma tutte e due potranno recuperare 500 euro detraendole dalle imposte. «Per non parlare dal beneficio di aver scongiurato una causa civile lunga e dispendiosa, economicamente, ma non solo». E se lo dice un avvocato ...

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