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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2011 alle ore 16:35.

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Disco verde da parte del consiglio dei ministri a Giulio Tremonti per "attivare" le norme anti-scalate a tutela delle aziende italiane. Il consiglio dei Ministri, si legge nel comunicato diffuso da palazzo Chigi, ha autorizzato «il ministro dell'Economia a predisporre ed attivare strumenti di finanziamento e capitalizzazione, analoghi a quelli in essere in altri paesi europei, strumenti mirati ad assumere partecipazioni in società di interesse nazionale rilevante in termini di strategicità del settore, di livelli occupazionali». La nota precisa che Parmalat è inclusa nella casistica sopra citata.

Fondo ad hoc o intervento tramite Fintecna o Cdp
In pratica, con questo via libera il Tesoro dovrebbe essere autorizzato a varare uno strumento adatto allo scopo della capitalizzazione. Tra le ipotesi l'istituzione di un fondo, ispirato al modello del francese del Fond strategique d'investissement (Fsi), partecipato dalla Cassa depositi e prestiti e dallo Stato per acquisire quote di imprese private considerate strategiche per il sistema economico italiano. Il Tesoro sta prendendo in considerazione anche un intervento attraverso strutture già esistenti come Fintecna o Cassa depositi e prestiti.

Ok al federalismo regionale
Il consiglio dei ministri ha approvato poi definitivamente il decreto sul federalismo regionale. L'ok è arrivato però con la formula «salvo intese». «Da oggi - sostiene il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli - il federalismo diventa realtà. Questa riforma storica ed epocale, che trasforma un Paese centralista in uno federalista, si é concretizzata questa mattina, in consiglio dei ministri, dove é stato approvato definitivamente il quinto decreto legislativo attuativo del federalismo fiscale, il decreto sul federalismo di Regioni e province, decreto che la settimana scorsa aveva ricevuto il parere favorevole delle competenti commissioni parlamentari».

Si tratta, per Calderoli, di una «vera e propria rivoluzione copernicana», perché da oggi il cittadino saprà perché paga un tributo, a chi lo paga, dove vanno a finire i suoi soldi e per quale servizio vengono utilizzati e pertanto potrà giudicare con la massima trasparenza, secondo la regola: «Si paga per quel che fai, per quel che dai e non per quel che spendi».

Sì a nuove assunzioni di segretari comunali e provinciali
Tra gli altri provvedimenti approvati dal governo, un decreto che autorizza il ministero dell'Interno ad assumere a tempo indeterminato 397 segretari comunali e provinciali e un disegno di legge che delega il governo a riformare alcune norme del codice civile in materia di disciplina di fondazioni e associazioni.

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