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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 11:15.

Prove generali per il nuovo redditometro. L'Agenzia delle entrate ha messo online "ReddiTest", il software per sperimentare, in maniera dialogata con le associazioni di categoria, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali, il funzionamento del nuovo redditometro e la sua capacità di fotografare le incongruenze tra le spese sostenute e il reddito dichiarato dalle famiglie italiane. Il software sarà online, sul sito www.agenziaentrate.gov.it, fino alla conclusione della fase di test, prevista per la fine di febbraio. L'obiettivo è migliorare l'attendibilità della "foto di famiglia" che sarà scattata dal nuovo strumento, e dal relativo programma, una volta a regime.

Da oggi si potrà sperimentare
Categorie, ordini e sindacati che partecipano alla sperimentazione potranno, quindi, scaricare il software di acquisizione dei dati "ReddiTest" e inserire i casi pratici raccolti sul territorio, relativi a singole famiglie, con riferimento alle 7 categorie (abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, attività sportive, ricreative e cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari netti, altre spese significative) e, nel dettaglio, alle oltre 100 voci indicative di capacità di spesa che contribuiscono alla stima del reddito sulla base del nuovo modello di valorizzazione.

Il programma acquisisce esempi
Il programma non effettua alcun calcolo o stima, essendo finalizzato alla semplice acquisizione degli esempi concreti sottoposti dai soggetti che partecipano alla sperimentazione. I dati inseriti rimarranno anonimi e verranno usati esclusivamente per testare la coerenza del nuovo redditometro, che, una volta a regime, consentirà ai contribuenti di valutare autonomamente, in un'ottica di compliance, il grado di coerenza tra il reddito familiare dichiarato e la capacità di spesa e al Fisco di potenziare l'analisi del rischio evasione.

Redditometro al rodaggio
Terminato l'inserimento, la procedura guida alla creazione del file da trasmettere alla Sose (Società per gli Studi di settore, partner dell'Agenzia delle Entrate per questa fase), tramite il portale www.sose.it, per la successiva elaborazione. Per poter inviare i file, è necessario essere in possesso delle credenziali di accesso all'area riservata del sito, rilasciate previa registrazione. Le elaborazioni effettuate saranno poi restituite all'associazione di categoria, ordine o organizzazione sindacale che ha effettuato l'invio.

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