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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2011 alle ore 07:38.
Alleggerimento dell'Imu sulla prima casa collegato al nucleo familiare o all'Isee. E indicizzazione garantita per le pensioni comprese tra 936 e 1.400 euro, equivalenti a tre volte il minimo, che potrebbe però scendere al 70% oppure diventare del 100% ma solo per quelle fino a 1.200 euro, ovvero poco sopra il 2,5% in più del "minimo".
Sarebbero queste le ultime ipotesi di modifica alle quali stanno lavorando Pd, Pdl e Terzo polo nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dove è entrato nel vivo l'esame del decreto "salva Italia".
La scelta definitiva dei ritocchi che confluiranno nel mini-emendamento unitario arriverà tra oggi e domani quando sarà chiaro il quadro delle coperture. Il nodo delle risorse da trovare per correggere la manovra, che oscillerebbero da 3 a 5 miliardi, non è ancora stato sciolto. Questa mattina sono previsti alcuni incontri, anche con esponenti del governo, per dipanare la matassa. Proprio oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti, che non vincola però il Governo e i due relatori, Maurizio Leo (Pdl) e Pier Paolo Baretta (Pd). L'obiettivo resta chiudere i lavori delle commissioni entro lunedì mattina per poi consentire all'Aula di Montecitorio di avviare subito l'esame del testo e approvarlo tra mercoledì e giovedì. Resta possibile il ricorso alla fiducia.
Nonostante i dubbi sollevati dal Servizio Bilancio sulla reale efficacia della patrimoniale dell'1,5% sui capitali scudati, l'ipotesi più gettonata per reperire fondi aggiuntivi, da destinare in primis all'indicizzazione delle pensioni (servirebbero almeno 1,2 miliardi), resta quella di un aumento del prelievo sulle somme rimpatriate o regolarizzate. Un raddoppio del prelievo con aliquota al 3% potrebbe garantire fino a 2 miliardi. Nel menù restano anche il contributo di solidarietà sulle baby pensioni o un rafforzamento di quello sugli assegni d'oro che però garantirebbe un gettito limitato.
Secondo il Pd, un'alternativa, magari per compensare anche l'alleggerimento dell'Imu sulla prima casa, potrebbe arrivare dalla possibilità di mettere all'asta le frequenze per la Tv digitale, che ora con la manovra verrebbero cedute «per titoli» (beauty contest). Strada non percorribile secondo il Pdl.
Sulla base delle risorse destinabili sarà calibrato l'alleggerimento dell'Imu sulla prima casa. Una delle proposte arrivate da Pd, Pdl e Terzo Polo al Governo prevede una detrazione più robusta rispetto agli attuali 200 euro, riconosciuta a tutti i proprietari di prima casa, da modulare sulla base della composizione del nucleo familiare, con una sorta di micro-quoziente familiare. Un'altra opzione punta sull'aggancio all'Isee. In questo caso il diritto alla detrazione dipenderebbe più dal reddito. L'aumento generalizzato della detrazione, secondo le stime di Leo costerebbe 1,9 miliardi ogni 100 euro.
Sulle pensioni cresce il pressing per introdurre altri correttivi per alzare, come sottolinea Baretta, il livello di equità della manovra. Il tentativo è alleggerire le penalizzazioni sugli "under 62" che escono con il solo canale contributivo e rendere più graduale il passaggio tra vecchi e nuovi requisiti di pensionamento. Un ampio fronte di parlamentari spinge anche per bloccare la liberalizzazione delle farmacie.
M.Mo.
M.Rog.
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