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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2012 alle ore 17:33.

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Si fa confusione fra la posizione della defunta in riferimento ai contributi che doveva possedere per raggiungere il diritto a pensione e i requisiti per la pensione ai superstiti. Se al lettore è stato detto che sono necessari 20 anni di contributi, si riferisce al fatto che se la moglie di suo zio non fosse deceduta, avrebbe raggiunto i 20 anni di contribuzione per la pensione di vecchiaia. Quello che interessa capire ora è se vi sono o meno i requisiti per la pensione ai superstiti in favore dello zio del lettore. Per avere diritto a tale prestazione, è necessario che il lavoratore deceduto, non pensionato, abbia maturato, in alternativa: almeno 780 contributi settimanali (requisiti previsti per la pensione di vecchiaia prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo 503/92); almeno 260 contributi settimanali di cui almeno 156 nel quinquennio antecedente la data di decesso (requisiti previsti per l'assegno ordinario di invalidità). La defunta, in questo caso, ha lavorato negli ultimi dieci anni come cassiera al supermercato. Sembra dunque che vi siano i requisiti per l'assegno di invalidità e di conseguenza per ottenere la pensione ai superstiti da parte di suo zio. Quindi, suo zio dovrà fare domanda di pensione ai superstiti alla sede Inps territorialmente competente.
Aldo Forte

Ho raggiunto i requisiti per andare in pensione di anzianità già da tempo. Quindi, se faccio la domanda posso andare dal mese successivo alla presentazione della stessa. La mia azienda mi ha offerto di rioccuparmi anche dopo la pensione. Chiedo se la mia pensione subisce delle trattenute e se i contributi versati dopo la pensione mi daranno diritto ad un aumento della stessa tra qualche anno.
La pensione in caso di rioccupazione non subisce alcuna trattenuta per lavoro. Infatti, a decorrere dal 1° gennaio del 2009 le pensioni si cumulano, totalmente, sia con il reddito derivante da lavoro dipendente che da lavoro autonomo. Lo ha stabilito l'articolo19, comma 1, del decreto legge 112/2008, trasformato, con modificazioni in legge 133/2008. Per quanto concerne l'adeguamento della pensione in seguito al lavoro successivo, spetta la liquidazione del supplemento. In particolare, lo stesso spetta dopo due anni se si è compiuta l'età pensionabile, che con le novità del decreto Monti, dovrà essere aggiornata, o dopo cinque anni dalla liquidazione della pensione o del precedente supplemento.
Aldo Forte

Ho sentito dire che vi sono delle novità all'interno della manovra Salva Italia sulla totalizzazione. È vero?
Effettivamente, è vero che vi sono delle novità all'interno del decreto Monti, per quanto concerne la totalizzazione. Potremmo dire, che rappresentano una delle poche novità più favorevoli per i contribuenti, dato che per accedere a tale istituto non sarà più necessario il limite minimo di tre anni di contribuzione in ogni singola gestione: si potranno totalizzare tutti i contributi versati nelle varie gestioni senza alcun limite temporale contributivo.

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