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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2012 alle ore 15:43.

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Che cosa ha previsto il decreto Salva Italia in materia di Ipt, imposta provinciale di trascrizione?
La manovra Monti ha esteso alle regioni a statuto speciale gli inasprimenti dell'Ipt (Imposta provinciale di trascrizione, il tributo più oneroso da pagare su immatricolazioni e passaggi di proprietà) introdotti dal 17 settembre in base al decreto legislativo 68/11 e al decreto legge 98/11, che hanno abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Ma l'estensione è rimasta solo teorica a Bolzano e Trento, le cui Province autonome con le rispettive Finanziarie 2012 si sono avvalse del loro statuto per bloccarne gli effetti: a Bolzano l'articolo 2 della legge provinciale 15/11 ha confermato la tassazione fissa sugli atti soggeti a Iva fino al 31 dicembre 2016, mentre a Trento l'articolo 9 della Lp 18/11 ha congelato tutto per 60 giorni (riservando di fatto alla Provincia la decisione se adeguarsi alle norme statali o no). Così per ora continua la "migrazione" delle società di leasing e noleggio verso il Trentino-Alto Adige, cominciata a settembre proprio per fruire dell'Ipt agevolata. Ciò danneggia le altre Province (soprattutto Roma, Torino e Firenze, dove si concentrano grossi operatori). Per "migrare" basta aprire una sede secondaria nelle zone agevolate. Ciò potrebbe essere vietato dalle norme sull'abuso del diritto in fase di messa a punto.

Ho già prenotato una macchina nuova in pronta consegna, da ritirare questo mese. Il concessionario mi ha informato che dal 1° gennaio del 2012 ci sarà un aumento dell'Ipt e di altre tasse. Di quanto aumenta l'imposta?
Nelle regioni a statuto ordinario, il regime inasprito dell'Ipt è già in vigore dal 17 settembre scorso. Non consiste in un aumento percentuale, ma in un più sfavorevole meccanismo di conteggio dell'importo, perché gli atti soggetti a Iva (quindi sostanzialmente gli acquisti di auto nuove o usate da operatori del settore) perdono il beneficio della tariffa fissa (150,81 euro, aumentabile fino al 30% da parte di ciascuna Provincia), rientrando in quella ordinaria proporzionale alla potenza (3,51 euro per kiloWatt, sempre aumentabili fino al 30%). La tariffa resta fissa esclusivamente per le ormai poche autovetture di potenza fino a 53 kW (come previsto sin dall'istituzione dell'Ipt, nel 1998).
Secondo la versione definitiva della manovra Monti, poi, tutto ciò sarà applicabile anche nelle regioni a statuto speciale, dove l'applicazione era prima subordinata a modifiche statutarie che non sono state nel frattempo apportate. Tuttavia, alcune Regioni hanno già comunicato che il loro statuto consente loro di neutralizzare anche gli effetti dell'estensione al loro territorio operata dalla manovra Monti

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