Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2012 alle ore 06:45.

My24

A CURA DI
Giancarlo Modolo
Fabio Noferi
Sergio Pellegrino
Giovanni Valcarenghi
Favoriscono i privati e gli enti con piccoli impianti i bonus messi in campo per spingere le fonti energetiche rinnovabili. Si tratta dei meccanismi premiali, simili alla tariffa incentivante per gli impianti solari fotovoltaici, del conto energia eolico e del conto energia per fonti diverse rispetto al solare fotovoltaico, introdotti dal 2008 per promuovere la produzione di energia da fonti alternative diverse dal solare (l'energia eolica, idrica, geotermica e quella derivante dalle biomasse, di origine agricola o forestale).
La tariffa fissa
La Finanziaria 2008 ha introdotto per gli impianti di dimensioni più modeste una nuova forma di incentivazione rappresentata dalla "tariffa fissa onnicomprensiva". La stabilità di questa tariffa – che non ha subito significativi ridimensionamenti dal momento della sua introduzione, a differenza di quanto è invece avvenuto proprio nel settore del fotovoltaico – ha fatto sì che il settore delle fonti rinnovabili diverse dal solare sia diventato di notevole interesse per gli investitori, consentendo di programmare gli investimenti.
Il meccanismo incentivante prevede che la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati dalle diverse fonti energetiche rinnovabili, diverse rispetto all'energia solare e di potenza nominale media annua non superiore a un megawatt, abbia diritto, su richiesta del produttore e per 15 anni, al l'applicazione di una tariffa fissa onnicomprensiva di entità variabile a seconda della Fer utilizzata: per l'energia eolica la remunerazione è di 0,30 euro per ogni kW prodotto, mentre per le centrali alimentate da biomasse e biogas prodotti da attività agricola e forestale da filiera corta è di 0,28 euro per ogni kW.
Il trattamento fiscale della tariffa è stato analizzato dal l'agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 88/E del 25 agosto 2010, in risposta a un interpello del Gse (Gestore servizi energetici), che è il soggetto (pubblico) attuatore per l'incentivazione della produzione di energie rinnovabili.
Il trattamento fiscale
Il documento del Fisco precisa che la tariffa fissa onnicomprensiva, anche se composta da due quote (la componente prezzo e la componente incentivante), deve essere considerata solo come corrispettivo. Infatti la richiesta effettuata dal produttore di energia al Gse per ottenere, in alternativa ai certificati verdi, la tariffa onnicomprensiva realizza un atto a titolo oneroso, con la cessione alla rete da parte del produttore e il pagamento di un compenso da parte del Gse. Di conseguenza, dato che la tariffa onnicomprensiva è erogata in relazione alla cessione di un bene (vale a dire l'energia elettrica prodotta dall'impianto), la tariffa stessa, se percepita da un soggetto che svolge attività commerciale o agricola in base agli articoli 2135 e 2195 del codice civile o attività di lavoro autonomo, dovrebbe essere assoggettabile a Iva.

Shopping24

Dai nostri archivi