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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 18:21.

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Con più di due mesi di ritardo e dopo i chiarimenti della Funzione Pubblica il ministero dell'Istruzione impartisce alle scuole le istruzioni per i pensionamenti 2012. Docenti e personale amministrativo avranno tempo fino al 30 marzo prossimo per presentare in segreteria la domanda di pensione. Anche se gli interessati (a cui non si applica il giro di vite imposto dal 1° gennaio 2012 dalla riforma Fornero) saranno messi in quiescienza a partire dal 1° settembre 2012.

Il decreto firmato da Francesco Profumo (e l'allegata circolare) chiariscono come non sia necessario emanare un provvedimento formale di accettazione della domanda di pensionamento. Mentre (al contrario) va sempre motivato per iscritto il rifiuto della domanda di trattenimento in servizio. Entro il 30 marzo, ha specificato Viale Trastevere, possono presentare la domanda di pensione per anzianità coloro che hanno raggiunto "quota 96" (tra età anagrafica e contributi) e coloro che hanno raggiunto 40 anni di contributi (a prescindere dall'età). Per la pensione di vecchiaia vale il requisito di 65 anni per gli uomini (che scendono a 61 anni per le donne) con un minimo 20 anni di contribuzione. Tutti coloro, invece, che matureranno i requisiti nel 2012 subiranno gli effetti della riforma Fornero. Vale a dire: docenti e Ata potranno lasciare il servizio con 66 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi. O in modo anticipato, per le donne con 41 anni e un mese di contribuzione, che salgono a 42 anni e un mese per gli uomini.

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