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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 18:42.

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Terremoto nel comparto Difesa e Sicurezza sul riordino dell'età pensionabile. La scorsa settimana i tecnici dell'Economia e del Lavoro hanno consegnato ai dicasteri dell'Interno e della Difesa una bozza del piano di armonizzazione della previdenza, in base alla riforma del ministro Elsa Fornero.
Per la maggior parte di poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari di Marina, Esercito e Aeronautica, l'età di pensione di vecchiaia - fino al grado di generale di brigata - passa da 60 a 63 anni. Per i generali di divisione, da 61 a 64; per quelli di corpo d'armata, da 63 a 65. Questori e prefetti restano a 65 anni. Se confermata la modifica per i generali, soprattutto quelli a tre stelle, dovrebbe determinare il prolungamento della durata in carica dell'attuale establishment militare. Va da sé poi che l'allungamento dell'età pensionabile complica non poco il piano di revisione dello strumento militare proposto dal ministro Giampaolo Di Paola, che prevede di ridurre 40mila unità di personale.

I sindacati di polizia sono furibondi, i Cocer (consigli di rappresentanza militare) sul piede di guerra. Per la prima volta nella storia, il Cocer Carabinieri ha chiesto «la smilitarizzazione dell'Arma e il transito automatico nella pubblica amministrazione» visto che, aggiungono, «lacci e lacciuoli normativi per due secoli hanno fatto del carabiniere un cittadino di serie B». Sul piano normativo, la definizione delle nuove pensioni nel comparto è prevista da un regolamento di armonizzazione.
Si tratta di un atto amministrativo, fatto che potrebbe spiegare perché il confronto per ora è rimasto solo a livello tecnico, persino su due tavoli separati (Difesa e Interno). Adesso resta da vedere se la protesta del personale modificherà l'iter dell'armonizzazione: l'obiettivo della rivolta sindacale è portare la vicenda su un piano politico e coinvolgere i ministri Giampaolo Di Paola (Difesa) e Anna Maria Cancellieri (Interno). «È inaccettabile il silenzio dei ministri autori della proposta, Fornero e Monti, che ha l'interim dell'Economia» afferma Domenico Rossi, presidente del Cocer interforze.

E aggiunge: «Se i tecnici sostengono che occorre giungere all'equiparazione con il pubblico impiego e dimenticano la norma sulla specificità del comparto, allora facciamo la prima riunione tecnica a Bala Murghab, base italiana in Afghanistan».
Sottolinea Felice Romano (Siulp): «Il ministro Cancellieri ci assicurò a gennaio attenzione sulla questione. L'età media degli agenti è ormai molto alta, cominciano a entrare nel pieno dell'attività, dopo le scuole di formazione, a 33 anni ormai. Spostare l'età massima da 60 a 63 anni significa immaginare poliziotti in servizio con la badante».

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