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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2012 alle ore 09:39.

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ROMA - Altre 48 ore di suspense. Sono quelle che attendono i contribuenti italiani curiosi di sapere quanta Imu dovranno pagare e, soprattutto, quando. Arriverà solo dopodomani l'emendamento al Dl fiscale del relatore Gianfranco Conte (Pdl) che dovrebbe contenere la rateizzazione in tre tranche del tributo immobiliare e un alleggerimento del suo peso sulle dimore storiche e sulle abitazioni affittate a canone concordato. Ma non le agevolazioni per gli anziani che risiedono nelle case di riposo.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Conte. Che, al termine dei lavori di ieri in commissione Finanze, ha anticipato di voler presentare le sue proposte «lunedì entro le 10, per dare il tempo fino alle 12 per i sub-emendamenti e per poter cominciare a votare dalle 14». L'obiettivo è licenziare il testo sulle semplificazioni tributarie entro la serata stessa per mandarlo in Aula già l'indomani. L'unica certezza, per usare le parole dello stesso relatore, è che l'imposta «quest'anno si pagherà in tre rate».

Il testo, che l'esponente pidiellino sta mettendo a punto in tandem con l'Economia, dovrebbe lasciare al 18 giugno il termine del primo versamento, che ammonterà però al 33% anziché al 50% del quantum calcolato sull'aliquota base (4 per mille sulla prima casa); un altro 33% dovrebbe essere versato entro il 17 settembre. Fermo restando il saldo a conguaglio del 17 dicembre da conteggiare secondo le aliquote effettive che lo Stato e i Comuni avranno nel frattempo stabilito. In base a un calendario che potrebbe anche essere diverso rispetto a quello deciso dal Senato due settimane fa e cioè: delibere comunali Dpcm entro il 30 settembre e Dpcm governativo entro il 10 dicembre.

Resta da capire se la tripartizione riguarderà solo l'abitazione principale o l'Imu secondaria. Se l'Esecutivo dovesse decidere in base alle indicazioni dei sindaci dovrebbe optare per la prima soluzione, considerando le parole del presidente dell'Anci, Graziano Delrio: «Se riguarderà anche la seconda casa avrà un impatto devastante» poiché «i problemi di liquidità aumenteranno ulteriormente, dopo il danno provocato con la Tesoreria unica».

Su questo punto la risposta definitiva arriverà dall'emendamento del relatore. Al suo interno dovrebbero trovare spazio gli sgravi per le dimore storiche e per le unità immobiliari locate a canone concordato ma non quelle sugli anziani residenti nelle case di riposo. A patto di trovare le risorse da recuperare per finanziare le singole agevolazioni. Ma le novità in tema di immobili potrebbero non finire qui. Tra gli emendamenti 'segnalati' ieri dai gruppi della maggioranza una decina riguardando l'erede dell'Ici. Inclusa la proposta di Elvira Savino (Pdl) di differire al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni Imu.

Sempre lunedì e sempre a firma Conte potrebbero arrivare altre modifiche su trasporto pubblico locale, edilizia sanitaria e impianti energivori. Così come sui debiti della Pa e in particolare di quelli maturati dagli enti locali, che potrebbero vedersi aumentare la dote di un miliardo sbloccata al Senato di ulteriori 500 milioni.

Dura la reazione contro la rateizzazione del segretario Pd, Pier Luigi Bersani. «Se passa l'Imu rateizzata - ha detto - come propone il Pdl, i Comuni sono in condizione di non pagare più gli stipendi ai dipendenti». E ha aggiunto: «I Comuni sono il principale meccanismo di crescita nel paese».

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