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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2012 alle ore 06:39.

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Gli altri approfondimenti

I principali chiarimenti
01|L'ADEMPIMENTO
L'agenzia delle Entrate ha pubblicato ieri sul proprio sito la circolare annuale esplicativa numero 30/E sugli studi di settore. Il testo, molto atteso dai professionisti, è stato diramato dopo la scadenza del primo termine di versamento dello scorso 9 luglio. Alla base del ritardo, secondo le Entrate, l'iter lungo e complesso per la realizzazione del software applicativo Gerico 2012 dovuto alla necessità di attendere il via libera ministeriale dopo gli interventi modificativi degli studi previsti dal Dm 26 aprile 2012, nonché l'intensa attività di test sui software e la necessità di operare numerosi interventi correttivi. A catena, fa sapere l'Agenzia, è così slittata anche l'uscita della circolare esplicativa, peraltro non condizionante l'operatività del sistema
02|INDUTTIVO SMUSSATO
Tra le affermazioni più importanti contenute nel testo il chiarimento che le nuove disposizioni che permettono l'accertamento induttivo "puro" quando il contribuente omette il modello degli studi, o lo compila con un'infedeltà superiore al 15%, si applicano dal periodo d'imposta 2010. Il documento dell'Agenzia si allinea, così, a una visione più garantista per il contribuente e a quanto specificato con la circolare 8/E/2012, con riferimento alla precedente previsione che consentiva gli accertamenti induttivi in presenza di infrazioni relative al modello degli studi (inserita dalla manovra estiva 2011)
03|NON RETROATTIVITÀ
Significativa anche l'affermazione che i risultati degli studi di settore relativi al 2011 non possono trovare applicazione, ai fini dell'accertamento, per le annualità precedenti. Questo vale – per l'Agenzia – sia per gli studi evoluti del periodo d'imposta 2011, sia per tutti gli studi che risultano in qualche modo influenzati dai correttivi per tener conto della crisi economica, di cui al decreto 13 giugno 2012
NEL TESTO
Dimenticato il «premio»
Una cosa che sorprende della circolare è che non si faccia alcuna menzione al regime premiale previsto dal "decreto salva Italia" per i soggetti che risultano "congrui e coerenti", per i quali, in particolare, risultano accorciati i termini di rettifica e risultano inibiti gli accertamenti analitici-induttivi (cioè la maggior parte delle rettifiche fatte dall'amministrazione). È vero che la norma prevede che un provvedimento dell'Agenzia "può" disciplinare il tutto, ma un cenno a questi vantaggi (attesi) per il contribuente poteva essere pur fatto. (D.D.)

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