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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2012 alle ore 06:43.

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Come funziona la procedura
L'ISTANZA DI RIMBORSO
8L'articolo 38-bis del
Dpr 633/1972 prevede due procedure per le richieste
di rimborso superiori a
2.582,28 euro:
a) una ordinaria, a cura dell'ufficio competente,
per gli importi superiori a 516.456,90 euro, o nel caso
di procedure concorsuali;
b) una semplificata, a cura dell'agente della riscossione territorialmente competente, per importi inferiori a 516.456,90 euro
8In genere, il rimborso è vincolato alla prestazione di idonee garanzie
RIMBORSI ANNUALI
8Oltre alle ipotesi disciplinate dall'articolo 30 del Dpr 633/1972 (è il caso, per esempio, dell'effettuazione di operazioni in prevalenza non soggette o
non imponibili, acquisto di beni ammortizzabili), il contribuente può chiedere il rimborso qualora dalla dichiarazione dell'anno
e da quelle dei due esercizi precedenti risultassero eccedenze d'imposta detraibili
8La somma massima richiesta
dal contribuente non può superare l'importo minore
delle eccedenze e deve essere richiesto nella dichiarazione annuale Iva (modello VR)
RIMBORSI TRIMESTRALI
8Il contribuente può, inoltre, richiedere il rimborso dei crediti Iva maturati nei primi tre trimestri dell'anno (non si possono includere crediti riportati da periodi precedenti) in presenza dei requisiti
stabiliti dall'articolo 30 del
Dpr 633/1972 (è il caso, per esempio, della presenza di operazioni attive non imponibili superiori al 25% di tutte
le operazioni effettuate)
8Il diretto interessato deve presentare un'istanza telematica all'amministrazione finanziaria attraverso
l'invio del modello TR
LA SOCIETÀ OPERATIVA
Una società operativa espone in dichiarazione annuale un credito Iva pari a 2 milioni di euro, che deriva dall'acquisto di beni ammortizzabili. Dopo la presentazione della dichiarazione l'agenzia delle Entrate apre una verifica fiscale di carattere generale in capo alla società
La società può richiedere il rimborso integrale del credito Iva attraverso
la compilazione del quadro VR indicando, quale titolo, la lettera c) dell'articolo 30 del Dpr 633/72. Tuttavia, in presenza di controlli sulla posizione fiscale del contribuente l'agenzia delle Entrate potrebbe invocare il «fermo amministrativo
di somme» (articolo 69 del Rd 2440/1923), sospendendo la procedura di rimborso fino alla chiusura del procedimento scaturito dal Pvc redatto al termine del controllo
LA SOCIETÀ CESSATA
Una società cessata presenta l'ultima dichiarazione annuale Iva indicando un credito pari a 100mila euro
La società può richiedere il rimborso integrale del credito purché questo sia indicato nel bilancio finale di liquidazione. Il credito sarà erogato a favore dell'ultimo liquidatore o ai soci (risoluzione 77/E/2011)
IL SOGGETTO NON RESIDENTE
Una società non residente senza stabile organizzazione, identificata ai fini Iva ex articolo 35-ter, ha sostenuto costi in Italia, rilevanti ai fini Iva, generando un credito pari a 50mila euro in un solo trimestre
La società può richiedere il rimborso dell'Iva trimestrale, pur in assenza dei requisiti richiesti dall'articolo 30, così come previsto dall'articolo 38-bis2, comma 2, del Dpr 633/72
LA SOCIETÀ NON OPERATIVA
Una società, considerata di comodo
in base al Dl 223/2006, ha maturato un credito Iva di 100mila euro
nel primo esercizio in cui non è stato superato il test di operatività
La società non può richiedere il rimborso, né portare in compensazione il credito maturato nell'esercizio, né cederlo. Il credito diventerà rimborsabile nel primo esercizio in cui sarà superato il test di operatività. Laddove, al contrario, la società non dovesse superare il test per tre esercizi consecutivi, il credito sarà definitivamente perso
IL FONDO IMMOBILIARE
Una società di gestione di fondi comuni di investimento immobiliare di tipo chiuso presenta una dichiarazione Iva con un credito complessivo pari a 2 milioni di euro
In base all'articolo 8 del Dl 351/2001, la società di gestione potrà richiedere il rimborso dell'Iva senza presentare garanzie a tutela del credito

Approfondimenti dalle banche dati del Sole 24 ORE

Legge

Decreto legge 25 settembre 2001 , n. 351
Gazzetta Ufficiale 26 settembre 2001, n. 224


Disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare.
Convertito in legge con modfifiche, dalla L. 23.11.2001, n. 410

CAPO II. Disciplina dei fondi comuni d'investimento immobiliare

Periodico

La Settimana Fiscale Edizione del 26 febbraio 2010, n. 7 pag. 15

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