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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2012 alle ore 14:18.

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Con l'entrata in vigore dell'art. 14 del D.L. 201/2011, la Tares dal 1° gennaio 2013 sostituirà la Tassa Raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani (Tarsu) e la Tariffa di Igiene Ambientale (Tia1, Tia2).

Il nuovo prelievo sarà inoltre integrato da una quota di € 0,30 al mq di superficie tassata (elevabile ad € 0,40) a copertura dei servizi indivisibili del Comune (es. illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc).

Occorre però precisare che il Regolamento attuativo previsto per il 31 ottobre non è stato emanato e che quindi tutti i Comuni dovranno far riferimento al DPR 158/99 per la determinazione della nuova TARES.

Il metodo previsto dal DPR 158 è quello comunemente chiamato "metodo normalizzato" con tariffa binomia:
1. una quota fissa determinata sulla base della superficie occupata (quella calpestabile nella vecchia norma e quella "catastale" con la Tares) corretta con coefficienti per ognuna delle categorie individuate
2.una quota variabile determinata sulla base del nucleo per le utenze domestiche e sulla base della superficie corretta con coefficienti di produttività per le utenze non domestiche.

Un importante aspetto previsto dalla nuova norma è la possibilità di gestire il prelievo come corrispettivo se i comuni hanno avviato sistemi di misurazione puntuale: sistema questo che permetterebbe di arrivare ad un'effettiva applicazione del principio comunitario "chi inquina paga" tariffando sulla base di quanto ogni cittadino conferisce al circuito di raccolta comunale. Il corrispettivo, in questo caso, può essere gestito direttamente dal soggetto affidatario del servizio.

Il gruppo TARES, nato da più di un anno e composto da Enti Locali, Aziende Pubbliche e private, consulenti ambientali, ha analizzato e fatto proposte concrete che hanno avuto il loro compimento con il primo convegno nazionale sulla Tares svoltosi a Roma il 23 ottobre scorso durante il quale sono stati illustrati gli emendamenti che secondo pareri unanimi renderebbero applicabile e sostenibile la Tares. Il Gruppo costituito rappresenta una rete forte e autorevole, grazie alla presenza di soggetti che vantano esperienza tecnica applicata in igiene ambientale e che sono in grado sia di fornire e condividere quadri interpretativi, sia di proporre soluzioni normative adeguate. Il gruppo nel suo insieme serve, in un territorio che va dal Nord al Sud, circa 5 milioni di abitanti.

Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi soggetti che operano nel settore oltre che di alcuni membri della commissione Ambiente di Camera e Senato e di rappresentanti ministeriali.
Il risultato è stato molto positivo poiché gli emendamenti sono poi stati presentati al Senato alla commissione Bilancio all'interno del pacchetto sviluppo.

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