Voce per voce, ecco cosa cambia con il decreto sulla filiazione
Il Dlgs approvato dal Consiglio dei ministri equipara i figli legittimi a quelli naturali, con conseguenze anche sotto il profilo ereditario
di Selene Pascasi
9. Disconoscimento del figlio

(Corbis)
In materia di disconoscimento di paternità del figlio nato in costanza di matrimonio, il nuovo articolo 243 bis c.c. prevede che l'azione possa essere esercitata dal marito, dalla madre e dal figlio stesso. Chi la promuova, sarà ammesso a provare l'inesistenza del rapporto di filiazione; la sola dichiarazione della madre, tuttavia, non escluderà la paternità. L'azione, improponibile decorsi cinque anni dalla nascita, sarà, però, imprescrittibile per il figlio. Riscritto anche l'articolo 246 c.c.: se il presunto padre o la madre (titolari dell'azione) siano deceduti senza averla promossa, ma entro il termine previsto, potranno esperirla discendenti o ascendenti. Il nuovo termine decorrerà dalla morte del presunto genitore, dalla nascita del figlio postumo, o dal raggiungimento della maggiore età da parte di ciascun discendente. Diversamente, in caso di decesso del figlio titolare dell'azione, avvenuto anteriormente al suo esercizio, coniuge o discendenti potranno avanzare l'istanza entro un anno dal decesso del figlio o dalla maggiore età di ciascun discendente.
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