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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2014 alle ore 07:05.
L'ultima modifica è del 16 gennaio 2014 alle ore 09:41.

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File interminabili, complicazione, insofferenza: in tutta Italia si moltiplicano le segnalazioni di disagi e proteste dei cittadini alle prese con il pagamento della terza rata della Tares 2013. Si tratta dell'ennesima puntata del "ballo del mattone" sul pagamento delle imposte legate alla casa, in questo caso per i rifiuti. Il versamento dovrà essere effettutato entro il 24 gennaio e riguarda le città che non hanno ancora provveduto alla riscossione.

Cosa bisogna pagare entro il 24 gennaio
La quota di Tares che va pagata entro il 24 gennaio in questione è quella che va direttamente nelle casse dello Stato. Si tratta della novità del 2013, cioè un balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadrato introdotto dal Salva Italia per portare nelle casse dello Stato un miliardo circa; l'anno prossimo questa parte di tassa rientrerà nella componente Tasi della Iuc. Secondo i dati di un'analisi della Uil - Servizio politiche territoriali, condotta sui capoluoghi di Provincia, la parte dei servizi dedicata allo Stato pesa per 24 euro a famiglia. Il calcolo, che è una media nazionale, è stato fatto sulle utenze domestiche di una famiglia di quattro componenti, per un appartamento di 80 metri quadri. Sempre secondo la Uil, se a questi 24 euro si aggiunge il costo medio della mini-Imu, la media di spese delle famiglie sarà di 57 euro per entrambi i tributi.

Ogni Comune fa storia a sé: chi l'ha già pagata, chi no
Per la riscossione della maggiorazione Tares, i Comuni avrebbero originariamente dovuto procedere entro il 16 dicembre e alcuni lo hanno fatto. Ora, con la Legge di Stabilità per il 2014 (comma 680), è stato posticipato il pagamento della maggiorazione standard al 24 gennaio (in un primo momento era il 16 gennaio), qualora non fosse stato effettuato entro il 16 dicembre, senza sanzioni o interessi di mora, invitando i Comuni ad inviare il bollettino pre compilato. Solamente ieri è stato chiarito che non ci saranno sanzioni neanche se il pagamento in scadenza il 24 gennaio è insufficiente o non viene effettuato in tempo per il mancato invio da parte del comune del bollettino del saldo Tares 2013 e del modello F24 relativo ai servizi indivisibili.

Il caos nelle città sulla tassa sui rifiuti
«Una situazione oggettivamente inaccettabile - affermano le aziende associate a Federambiente - in cui almeno una cosa deve essere ben chiara: le imprese che gestiscono il ciclo integrato dei rifiuti non ne hanno alcuna colpa, e anzi condividono il disappunto dei cittadini. Le scadenze e le modalità del pagamento sono state decise dal Governo nonostante le osservazioni contrarie di Federambiente e delle aziende associate».

Da ormai diversi mesi, osserva Federambiente, le imprese associate segnalano «ripetutamente e con crescente urgenza la necessità di un quadro di riferimento certo e realisticamente applicabile per il pagamento della terza rata della tassa rifiuti 2013. Purtroppo ciò non è avvenuto, e anzi proprio il caos applicativo prodotto dall'accavallarsi di norme contraddittorie, spesso ingestibili e continuamente mutevoli - conclude Federambiente - ha determinato l'attuale quadro di caos e disagi».

A Roma vengono potenziati gli sportelli
Potenziati gli sportelli per il pagamento della Tares a Roma dopo i disagi dei giorni scorsi con file, ressa e addirittura svenimenti di utenti in coda. L'Ama ha deciso per agevolare l'afflusso di cittadini di potenziare il personale e gli sportelli che passano da 12 a 16. Il pagamento della terza rata di saldo della Tares e il modulo F24 relativo ai "Servizi indivisibili" sarà possibile fino al 24 gennaio senza alcun interesse di mora.

«Ci associamo alle denunce di diversi Caf e anche presso le nostre case del cittadino si riscontrano casi di grave confusione e un servizio alla cittadinanza pessimo. Si va da bollettini Tares da pagare pari anche a 1 euro fino a F-24 per il pagamento della maggiorazione Tares intestati a cittadini differenti dai destinatari delle cartelle», dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, nel commentare le continue segnalazioni provenienti dalla cittadinanza sull'invio dei bollettini Tares. «Importi minimi che potevano essere aggiunti alle bollette successive - aggiunge - e che invece costringono i cittadini a recarsi presso le banche e gli uffici postali con ulteriori perdite di tempo e spese di commissioni alcune volte superiori all'importo da pagare. Un vero e proprio caos che rende impossibile la compliance del cittadino in un momento così difficile sotto il punto di vista della pressione fiscale e della crisi economica. Pagare le tasse a Roma, a questo punto, sta diventando oltre che oneroso colmo di ostacoli figli di un burocratico pressapochismo politico».

Come pagare la maggiorazione Tares
Quanto alla modalità di pagamento, una risoluzione del Ministero dell'Economia del 3 Dicembre disponeva il pagamento con il modello F24. A Roma ad esempio per il pagamento della maggiorazione della Tares proprio in questi giorni stanno arrivando gli F24 prestampati, con scadenza al 16 gennaio, generando ulteriore caos.

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