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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2014 alle ore 11:34.
L'ultima modifica è del 18 gennaio 2014 alle ore 11:15.

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Uno degli aspetti più controversi del progetto governativo sul processo civile è quello della presunta "responsabilizzazione" dei legali rispetto alle cosiddette "liti temerarie"
Per l'Oua è come mettere il bavaglio ai legali minacciando la condanna solidale del professionista. Con questa norma non avremmo avuto nessun caso Englaro e non avremo più avvocati che potranno difendere i cittadini nelle grandi battaglie contro gli abusi bancari (anatocismo).
L'Oua ricorda come gli adeguamenti del diritto positivo alle nuove domande di giustizia che emergono nel Paese sono spesso frutto di scelte appunto "temerarie" contro il pensiero dominante, vedi, per esempio, anche il caso dell'abolizione del Porcellum: decisioni che hanno cambiato e cambiano le nostre leggi e le dinamiche stesse della nostra società moderna.
Inaccettabile la motivazione a pagamento assolutamente in contrasto con l'articolo 111 (comma 6) della Costituzione. Così si limita la possibilità per una vittima di poter ricorrere contro una sentenza sbagliata, se non pagando ulteriormente per la tutela di un diritto.
Giudizio negativo anche per la previsione del giudice unico in appello per alcune materie e per le cause pendenti da oltre tre anni: anche in questo caso assistiamo a una maggiore decisionalità in capo al magistrato e, visto l'enorme arretrato, di fatto ritorneranno in campo proprio quegli "ausiliari", oltretutto mai assunti e sui cui criteri di qualità nel reclutamento vi sono parecchie criticità.
Sul cosiddetto "appello veloce": si punta sulla riduzione della capacità di revisione da parte del magistrato, che viene spinto a rifarsi direttamente a quanto stabilito nel precedente grado senza analisi critica.
Infine, sinteticamente: negativa la valutazione sugli articoli relativi ai beni pignorati e alle garanzie mobiliari: il Governo nel comunicato che ha reso pubblico ha dimenticato di segnalare che per i cittadini-creditori aumenteranno i costi. Così da essere vittime due volte.
Per l'Oua il pur condivisibile obiettivo di velocizzare e razionalizzare il processo civile, rispetto al quale, si ricorda, è già pronto da tempo un progetto di riforma organica ad opera della commissione presieduta dal prof. Vaccarella (sul cui merito saranno necessarie gli approfondimenti opportuni con il contributo dell'avvocatura), non può andare a discapito di quelle che sono le garanzie fondamentali del processo.

ARRETRATO
È comprensibile il ricorso a uno strumento straordinario per aggredire l'arretrato e smaltirlo, cioè una misura una tantum per rimettere la nostra macchina giudiziaria sulla buona strada dell'efficienza. Ma si devono garantire qualità ed efficienza, non si devono ripetere esperienze negative del passato come quella delle sezioni stralcio.

TRIBUNALI DELLE IMPRESE
Prevedere delle corsie preferenziali solo per alcune materie potrebbe contrastare con norme costituzionali. E le stesse sezioni specializzate sono gravate da arretrati importanti. È comunque impensabile che alle le nuove competenze si possa far fronte con gli stessi magistrati attualmente assegnati alle sezioni e quindi probabilmente si dovranno implementare le nomine. Ciò andrà a discapito della qualità e dei tempi di definizione delle cause ordinarie. L'OUA mette in risalto anche le problematiche relative al numero e alla distribuzione sul territorio delle sezioni

RC AUTO
Le norme appena varate, se convertite in legge, decreteranno la fine del risarcimento per dare il via all'epoca di una forma generalizzata di indennizzo su valori richiesti dalle imprese assicuratrici e imposti dal legislatore, con un inevitabile gioco al ribasso per quanto concerne le somme da corrispondere. Un minore risarcimento economico si tradurrà in un'inferiore capacità di spesa per le riparazioni da apportare ai veicoli danneggiati, che verranno riparati solo ove strettamente necessario e in officine "low cost" o convenzionate con le compagnie assicuratrici, andando ad aggravare la situazione già critica degli artigiani carrozzieri. L'assicuratore potrà, inoltre, decidere di non risarcire più voci di danno quali la demolizione e la re-immatricolazione del veicolo, penalizzando le fasce più deboli che posseggono veicoli di minor valore. Il Governo interviene anche nell'ambito della medicina legale pretendendo di disciplinare per decreto l'attività medico legale e imponendo al medico di non tenere più conto di quanto vede, ma solamente di quanto possa essere oggettivamente dimostrabile attraverso referti di esami diagnostici, andando ad escludere.

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